Anche i cosiddetti “psicofarmaci” , “tranquillanti” ed in genere molti farmaci, prescritti per varie patologie, provocano o possono provocare alterazioni dell`attenzione e delle soglie di reazione agli stimoli esterni. “Guidare sotto l`effetto di certi farmaci può essere tanto pericoloso quanto guidare ubriachi ma mentre la guida sotto effetti di alcool e droghe è giustamente sanzionata in modo severo, la guida sotto gli effetti di certi farmaci non viene nemmeno nominata tra le possibili aggravanti di una distrazione o un`imprudenza che possano causare incidenti”.

A questa mancanza legislativa si aggiunge un dato preoccupante: in Italia circa 3.500.000 persone fanno uso, più o meno frequente, di psicofarmaci e negli ultimi anni le prescrizioni mediche, in particolare di antidepressivi sono molto aumentate. “Sui foglietti illustrativi che accompagnano certi farmaci, anche di uso più comune è sempre chiaramente indicato il possibile effetto sulla guida – “… i pazienti in trattamento con il farmaco devono essere avvertiti che potrebbe essere loro pericoloso dedicarsi ad attività che richiedono una completa attenzione mentale, quale lavorare a macchinari pericolosi o guidare autoveicoli …”

Il pericolo riguarda quindi anche l`uso dei macchinari pericolosi in ambito lavorativo.

Pensiamo, poi, a quelle persone che guidano per lavoro ed hanno la responsabilità di altre persone a carico, come autisti di pullman o di autobus, chi ci garantisce, come cittadini, la tutela da possibili pericoli legati all`uso degli psicofarmaci e/o di farmaci che hanno tra le avvertenze come nel caso di un farmaco che si assume per combattere la pressione alta: “… pertanto prima di guidare un veicolo, utilizzare macchinari o svolgere altre attività che richiedono concentrazione, è bene che se ne conosca la reazione”, se l`argomento non è normato?”.

Il Codice della Strada all`articolo 187 sancisce il divieto di guidare in condizioni di alterazione fisica o psichica correlata con l`uso di sostanze stupefacenti o psicotrope, ma non specifica quali.

Inoltre, in caso di comportamenti pericolosi la percezione di un`alterazione dello stato percettivo del guidatore lo può avere soltanto un agente che entri in contatto diretto con la persona nel momento in cui eleva una sanzione, mentre purtroppo oggi la tendenza è quella di utilizzare per le sanzioni sempre di più gli strumenti elettronici, che non fanno emergere il problema.

La soluzione sarebbe un serio accordo, nazionale, che affrontasse il problema farmaci / psicofarmaci alla guida, oltre naturalmente, il continuare a combattere l’uso di droghe e dell’alcool e tanta tanta prevenzione incrementando il numero delle pattuglie di Polizia sulle strade, magari investendo quel denaro che le amministrazioni potrebbero recuperare spendendo meno, per qualche anno, in quei settori importanti ma molto meno della sicurezza pubblica.

(v. Presidente Regionale CODACONS, Fabio Galli)