Ancora contaminazioni fra i generi artisti quelle proposte nel ricchissimo calendario di appuntamenti che questa quindicesima edizione di Mundus propone al pubblico fino al 15 agosto, invitando grandissimi ospiti e cari amici del festival che nelle varie serate portano sui palcoscenici reggiani e modenesi le loro sonorità e la loro bravura. Da Enrico Rava a Gianluca Petrella, passando attraverso Paolo Fresu e Fabrizio Bosso, da Tania Maria alle Zap Mama, da Sarah Jane Morris a Ambrogio Sparagna, solo per citarne solamente alcuni.

Grande omaggio alla musica del cinema quello che porterà in piazzale Re Astolfo a Carpi, martedì 3 agosto, il Danilo Rea Quartet composto per l’occasione da Luigi Masciari alla chitarra, Alessandro Paternesi alla batteria, Daniele Mencarelli al contrabbasso oltre naturalmente Danilo Rea al pianoforte. Inizio ore 21.30, ingresso libero.

Il concerto, una produzione originale, e’ dedicato ad una piccola parte della musica che Carlo Rustichelli, carpigiano di nascita, ha prodotto per il cinema. Nato nel 1916, alla fine del 1949 gia’ componeva musica da film. I poco meno di 50 anni di carriera Rustichelli ha scritto oltre 200 colonne sonore, collaborando con registi come Germi, Pontecorvo, Monicelli, Loy, Pasolini, Comencini. Ha composto anche per la TV, ricordiamo ad esempio le musiche per l’Odissea. Il gruppo jazz composto da Masciari, Mencarelli, Paternesi e Rea improvviserà, prendendo spunto dalle musiche tratte da alcuni dei suoi film, per un totale di 13 temi musicali che guideranno l’improvvisazione avvalendosi dell’aiuto delle immagini.

Danilo Rea mette ben in luce la sua capacità, che era già stata delineata nei progetti di Doctor 3, di fusion tra jazz e “pop”, intrecciando in totale, ispirata libertà, le emozioni delle melodie note e meno note della musica “leggera” ascoltando il tocco delicato del pianista, inseguendo i suoi pensieri tradotti in note e lasciandosi condurre dai flussi di emozione che l’artista trasmette. In conclusione vuole parlare al cuore di tutti gli appassionati della musica, non solo jazz.

Carlo Rustichelli (Carpi, 24 dicembre 1916 – Roma, 13 novembre 2004) è stato un musicista e compositore italiano. Diplomato in pianoforte e composizione, dopo una breve parentesi teatrale esordisce nella musica da film con Gli ultimi filibustieri (1943). Da allora ha collaborato a più di duecento colonne sonore, dimostrando una facile vena melodica ed evocando atmosfere e stati d’animo che ben si adattavano sia a film drammatici, sia a commedie e a film comici. La sua tecnica compositiva si basava sulla ricerca di temi popolari, che poi adattava alle scene da commentare, associandoli di solito con un altro tema di carattere drammatico, di maggior effetto spettacolare. Tra le sue composizioni più famose, quelle scritte per i film di Pietro Germi, con il quale crea una collaborazione che si snoda attraverso quasi tutte le pellicole del maestro: da In nome della legge a Il ferroviere, da Il cammino della speranza a Signore & signori. Sua figlia Alida Chelli (vero nome, Alida Rustichelli) ha esordito come cantante proprio in un film di Germi, Un maledetto imbroglio, in cui interpretava un brano in romanesco poi riproposto anche da Gabriella Ferri, dal titolo Sinnò me moro. Oltre che con Germi, Rustichelli ha collaborato con i più prestigiosi registi italiani, quali Bertolucci, Monicelli, Pasolini e Risi. Sue sono anche le musiche di molti spaghetti-western, ma il commento musicale più celebre rimane la divertente ed orecchiabile marcetta composta per L’armata Brancaleone e divenuta poi un classico. La sua attività per il cinema è stata intensissima soprattutto tra il 1950 e il 1975; nel diradare successivamente i suoi impegni cinematografici, Rustichelli ha avuto l’opportunità di lavorare anche per la televisione, componendo le musiche per alcune fiction. Carlo Rustichelli ha ottenuto due Nastri d’argento per la migliore colonna sonora: il primo nel 1959 per L’uomo di paglia di Pietro Germi, il secondo nel 1967 per la già citata Armata Brancaleone di Mario Monicelli.

Danilo Rea. Nasce a Vicenza il 9 Agosto 1957. In tenerissima età si trasferisce a Roma dove si diploma in pianoforte presso il Conservatorio Santa Cecilia. Nel 1975 debutta con il trio di Roma (Enzo Pietropaoli, Roberto Gatto). Tra le collaborazioni concertistiche e discografiche ricordiamo quella con Chet Baker, Lee Konitz, Steve Grosman, Bob Berg, Phill Woods, Michael Breker, Art Farmer, Billy Cobham, Aldo Romano, Tony Oxley, Dave Liebman, Bobby Hutcherson, Joe Lovano, Curtis Fuller, Kenny Wheeler, John Scofield, Randy Brecker. E’ molto richiesto anche nell’ambiente pop dove vanta un curriculum tra i più prestigiosi: Mina, Pino Daniele, Claudio Baglioni, Fiorella Mannoia Gino Paoli e molti altri.

Nel 1989 ha preso parte, come solista, all’opera di Roberto De Simone “Requiem per Pierpaolo Pasolini, rappresentata al teatro San Carlo di Napoli sotto la direzione di Zoltan Pesko. Tra i gruppi con cui ha collaborato ricordiamo il Quintetto di Giovanni Tommaso e Lingomania (miglior gruppo italiano nel Top Jazz del 1987). Ha dato concerti in Francia, Inghilterra, USA, India, Senegal, Cina,Brasile, Giappone, Australia etc..In collaborazione con Roberto Gatto ha inciso “Improvvisi” (gala record 1989). Con i “Doctor 3”, insieme a Enzo Pietropaoli e Fabrizio Sferra, ha inciso due dischi per la Via Veneto Jazz (“The Tales of Doctor 3”, premiato miglior disco di jazz italiano nel Top Jazz 1998 e “The Songs Remain the Same”, premiato miglior disco di jazz italiano da Musica & Dischi nel 1999); la formazione, vincitrice nell’ambito italiano del Top Jazz 1999, si è esibita in diversi concerti in Cina, a Umbria Jazz e nei maggiori Festival Jazz italiani. Nel 2004 ha inciso un cd intitolato “Lirico” dove in piano solo improvvisa sui più noti temi di arie liriche tra cui P. Mascagni, G. Puccini , G. Verdi, G. Bizet. Recentemente ha inciso un altro disco intitolato “Solo”, un live registrato nella sala Santa Cecilia del nuovo auditorium di Roma, il primo concerto jazz in piano solo tenuto in quella sala. Nel 2005 vince il “Django d’or” come miglior musicista italiano dell’anno. Nel 2007/08 incide vari cd allegati nella rivista l’Espresso registrati tutti alla Casa del Jazz di Roma sia con i Doctor 3 che due in piano solo, “Danilo Rea quintet” ed “Introverso”.

Danilo Rea, la cui vera passione è sempre stata “il poter improvvisare dall’ inizio alla fine”, sembra aver realizzato il proprio desiderio con il suo primo album in solo, “Lost in Europe”, pubblicato da Via Veneto Jazz nel mese di ottobre 2000.

Il disco, registrato interamente dal vivo, è nato durante un tour di nove concerti tenuti dal pianista nei principali Festival d’Europa (da qui il titolo “perso in Europa”), “inviato” da Umbria Jazz quale rappresentante del jazz italiano. Rea ha personalmente registrato le proprie esecuzioni, ascoltate in seguito dal produttore di Via Veneto Jazz, Biagio Pagano, che ne ha proposto e curato la pubblicazione.

La rassegna Mundus è organizzata da Ater – Associazione Teatrale Emilia Romagna e dalla Provincia di Reggio Emilia, con la collaborazione della Regione Emilia Romagna e di tutti i Comuni che ospitano gli eventi.

Tutte le informazioni di Mundus si possono trovare sul sito del Coordinamento dei teatri www.reteatri.it

foto di Danilo Codazzi