Per saldare i debiti del figlio con il pusher che lo riforniva da un paio d’anni di cocaina, il padre è arrivato a fare un mutuo in banca: alla fine il giovane ha trovato il coraggio di denunciarlo ai carabinieri. Lo spacciatore – A.J., nordafricano, 24 anni, residente a Castelnovo Monti – è stato arrestato con l’accusa di tentata estorsione.

Dalle indagini, nate dalla denuncia di un reggiano di 22 anni, è venuto alla luce che il pusher vendeva la droga a credito: alla fine del 2008, il cliente aveva così già accumulato un debito di 20.000 euro. Debito che era stato saldato dal giovane grazie all’aiuto del padre, che per trovare i soldi aveva fatto un mutuo in banca. Per due anni, il giovane aveva poi evitato contatti con lo spacciatore, ma quest’ultimo, non contento di come erano andate a finire le cose, si era rifatto vivo, pretendendo una somma residua di 8.000 euro per altre cessioni residue di cocaina e hashish.

In un successivo incontro causale l’ex fornitore aveva ribadito le proprie richieste, minacciando il giovane di morte qualora non avesse provveduto a soddisfarle; minacce che erano poi proseguite, convincendo il giovane a rivolgersi ai carabinieri. La trappola è scattata ieri, durante l’incontro tra i due per saldare il presunto debito. Al momento dell’arresto, il pusher aveva ancora addosso la busta col denaro. Nella sua abitazione sono stati ritrovati, oltre a sostanza da taglio e a due attrezzi tritafoglie di marjiuana, circa 5.000 euro in contanti, uno storditore elettrico, un manganello metallico di colore nero, un tirapugni in metallo.