In seguito alla sentenza di condanna della Corte dei Conti al pagamento di 140.000 euro nei confronti dell’ex Sindaco del Comune di Bomporto e di cinque Assessori dell’allora Giunta comunale, tra cui anche l’attuale Sindaco, il Consigliere regionale Andrea Leoni – del gruppo “Popolo della Libertà” – si rivolge alla Giunta regionale per “tutelare prioritariamente l’interesse e i diritti dei cittadini/contribuenti di Bomporto danneggiati dalla locale Amministrazione comunale”.

Il Consigliere ricorda come i fatti contestati risalgano al 2004, quando la Giunta comunale affidò un incarico da 140.000 euro per la progettazione definitiva ed esecutiva di un edificio polifunzionale a un architetto già in servizio presso il medesimo Comune. Tale doppio affidamento di incarico, aggiunge Leoni, è vietato dalla normativa vigente e avrebbe provocato un danno erariale a carico dell’amministrazione comunale e dell’intera collettività.

Ora, la sentenza di condanna avrebbe sollevato forti “critiche rispetto alla decisione del Sindaco di proseguire il suo attuale mandato scegliendo contestualmente di ricorrere contro la sentenza suddetta”. Perciò Leoni chiede alla Giunta regionale se sia a conoscenza dei fatti suddetti e quale giudizio ne dia; se concordi nel ritenere doveroso tutelare gli interessi dei cittadini e della collettività, attraverso il risarcimento della somma pagata; come giudichi la decisione del Sindaco di ricorrere contro la sentenza; e, alla luce della decisione di contestare in altra sede di giudizio la sentenza della Corte dei Conti, se ritenga opportuno il proseguimento del mandato del Sindaco stesso.

Di seguito il testo dell’interrogazione presentata dal Consigliere regionale Andrea Leoni, alla Giunta regionale

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

Il sottoscritto Andrea Leoni, Consigliere regionale di Popolo della Libertà;

alla luce

della sentenza di condanna della Corte dei Conti al pagamento di 140.000 euro nei confronti dell’ex sindaco del comune di Bomporto, Giuseppe Rovatti, e di cinque assessori dell’allora giunta comunale, tra cui anche l’attuale sindaco di Bomporto Alberto Borghi;

considerato

– che i fatti contestati, risalenti al 2004, riguardano l’affidamento da parte della giunta, di un incarico da 140.000 euro per la progettazione definitiva ed esecutiva di un edificio polifunzionale nel medesimo comune, ad un architetto già in servizio presso il medesimo Comune di Bomporto;

– che tale doppio affidamento di incarico sarebbe vietato dalla normativa vigente e avrebbe provocato un danno erariale a carico dell’amministrazione comunale e dell’intera collettività;

ritenuto

– necessario tutelare prioritariamente l’interesse e i diritti dei cittadini/contribuenti di Bomporto danneggiati dalla locale Amministrazione comunale;

– che tale sentenza di condanna ha sollevato anche critiche rispetto alla decisione del Sindaco di proseguire il suo attuale mandato scegliendo contestualmente di ricorrere contro la sentenza suddetta;

tenuto conto

dell’intenzione dichiarata dall’attuale Sindaco di Bomporto di ricorrere contro la sentenza di condanna e di non procedere quindi nell’immediato, come previsto dalla sentenza esecutiva, della somma contestata;

INTERROGA

La Giunta regionale per sapere:

1) se sia a conoscenza dei fatti suddetti e quale giudizio ne dia;

2) se concordi nel ritenere doveroso tutelare gli interessi dei cittadini e della collettività, attraverso il risarcimento della somma pagata;

3) come giudichi la decisione del Sindaco di ricorrere contro la sentenza suddetta;

4) se alla luce della sentenza e della decisione del sindaco di contestare in altra sede di giudizio la sentenza della Corte dei Conti, se concordi nel ritenere inopportuno il proseguimento del mandato del Sindaco stesso;

5) quali azioni intenda porre in essere al fine di garantire i diritti dei cittadini e di prevenire ulteriori danni economici nei loro confronti.