Il sindaco di Castelvetro e assessore alla cultura dell’unione terre dei castelli afferma di aver operato un taglio di 120.000,00 euro al budget del poesia festival della stessa Unione, senza però averne intaccato la qualità, ebbene questa è un’implicita ammissione che le critiche di spreco da noi sollevate negli anni scorsi erano più che giustificate, infatti se con un taglio cosi ragguardevole non si intacca la qualità, allora significa innegabilmente che tutto il resto era spreco di danaro del cittadino.

Il PDL aveva ragione negli anni scorsi a criticare la gestione della cultura all’unione, ovviamente senza mai essere ascoltato da una sinistra al caviale che crede di avere per diritto divino sempre la ragione in tasca, peccato che i fatti dimostrino il contrario.

Perché non è stato fatto prima? Evidentemente la sinistra dell’unione non aveva e con ogni probabilità ancora non ha in cuore la tutela delle risorse pubbliche, scialacquando soldi pubblici per operazioni culturali o pseudo tali che certamente non sono esenti da critiche.

220.000 euro il costo finale degli eventi, una cifra alta che si scontra con i momenti economici per i quali la sinistra dice ad ogni stormir di fronda di dover eliminare o drasticamente diminuire i servizi sociali, stranamente però i 220.000,00 euro da spendere per la poesia ci sono ancora…mi auguro davvero che l’assessore Montanari spieghi alla cittadinanza tutto ciò, qual’era il criterio prima dell’austerity? Era per caso quello dello “spediamo tanto paga pantalone?”

(Rinaldi Bruno, Consigliere comunale e provinciale PDL)