Stamane, il sindaco di Reggio Graziano Delrio ha aperto, presso la Sinagoga di via dell’Aquila, le celebrazioni in programma in città per la ‘XI Giornata europea della cultura ebraica’ dedicata quest’anno ad “Arte ed ebraismo”.

“Con la giornata di oggi – ha detto il sindaco – si completa una trilogia sacra iniziata venerdì con l’inaugurazione della festa della Madonna della Ghiara, sabato con la cena al Centro islamico di via Gioia in occasione dell’apertura alla città della moschea, e che si chiude oggi con la giornata della cultura ebraica. Questa trilogia racchiude un messaggio importante perché ci mostra la possibilità di conservare identità diverse vivendo insieme. Il popolo ebraico è riuscito nei secoli a conservare la propria identità, cultura e patrimonio documentario e librario pur vivendo in luoghi diversi. In un periodo storico come quello odierno in cui spesso si fa strada l’idea che per conservare la propria identità si debba vivere in un posto specifico, troviamo in questo un esempio di tolleranza. La stessa storia di Reggio è fatta di tante comunità che qui si sono insediate e hanno imparato a convivere”.

“Oggi – ha concluso il sindaco – è certamente anche occasione di ricordare gli errori che sono stati commessi, in particolare quello della Shoah e le persecuzioni vissute dagli ebrei, perché l’idea di convivenza nella nostra società è spesso stata dominata dalla paura del diverso. Cosa che non vede avvenire. La nostra città, che ha una lunga tradizione di apertura, è oggi apprezzata, anche a livello europeo, proprio per la sua capacità di accogliere le diversità”.

All’apertura delle celebrazioni sono intervenuti anche Alberta Sacerdoti e Joel Bemporad della Comunità Ebraica Modena e Reggio Emilia e il Rabbino Beniamino Goldstein che ha tenuto una conferenza sul rapporto tra ebraismo e arte.

La manifestazione si conferma l’occasione per scoprire la presenza ebraica e le testimonianze culturali che le comunità ebraiche hanno lasciato in tutta Europa, e in particolare nella nostra città dove primi insediamenti ebraici risalgono al 1413, quando il Comune, sotto la signoria estense, invitò una piccola colonia ebraica a trasferirsi in città allo scopo di “tenere banco” e porre rimedio alle “mordaci usure” praticate dai cristiani. Gli ebrei reggiani vissero sparsi per la città, raggruppati principalmente in tre aree, fino a quando, nel 1669 Laura Martinozzi, vedova del duca Alfonso d’Este, decise la costituzione del ghetto e gli ebrei si dovettero trasferire lungo tre strade perpendicolari e una parallela alla via Emilia. Nel ghetto reggiano, come in altri ghetti italiani, vigevano la chiusura notturna delle sette porte (tranne che nei giorni di teatro) e diverse restrizioni per gli abitanti. La reclusione degli ebrei venne abolita nel periodo napoleonico.

Il programma:

XI GIORNATA EUROPEA DELLA CULTURA EBRAICA

• ore 9.30 – via dell’Aquila – visite guidate per le strade del ghetto

• ore 10 apertura della Sinagoga

• ore 10 -12.30 Cimitero Ebraico – visite guidate a cura di Antonio Zambonelli

• ore 10.30 inaugurazione della mostra “Ebraismo e arte – Libri e pergamene”, alla presenza delle Autorità

• dalle ore 11 Cortile della Sinagoga-  libreria specializzata

• ore 11 Sinagoga – conferenza “Ebraismo e Arte” del Rabbino Beniamino Goldstein

• ore 11.30 Amedeo Spagnoletto illustra la scrittura, la decorazione e il restauro delle pergamene ebraiche

• ore 16 – Cortile della Sinagoga – esibizione del gruppo musicale Mutina Golem e degustazione di dolci tipici a cura dell’agriturismo Aggazzotti

• ore 16.30, 17.30, 18.30 Sinagoga – visite guidate a cura di Alberta Sacerdoti

• ore 17.30 Cimitero a cura di Renza Grossi