Appuntamento d’eccezione domani sera, martedì 7 settembre, alla Festa del Pd di Modena. Sul palco dell’Arena sul Lago salirà Paolo Villaggio con il suo ultimo spettacolo, “A ruota libera”. Ispirandosi a suoi due testi “Vita, morte e miracoli di un pezzo di merda” e “Delirio di un povero vecchio” l’attore genovese ripercorre la sua vita, i suoi successi televisivi e cinematografici:dai tempi in cui era animatore sulle navi della Costa Crociere, con compagni di viaggio come Fabrizio De Andrè, fino alla creazione di Fantozzi, ai libri tradotti in Francia, Sudamerica e Russia, ai film di successo, alle collaborazioni con Fellini, Monicelli, Olmi e Lina Wertmüller. Al termine dello spettacolo saliranno sul palco i “Bermuda Acustic Trio” con il loro repertorio di successi.
Paolo Villaggio, 78 anni, è strettamente legato alla figura del rag. Fantozzi, il suo personaggio più celebre, diventato da anni il simbolo del lavoratore frustrato e sottomesso (i termini “Fantozzi” e “fantozziano” sono ormai entrati da anni nel linguaggio comune). Fantozzi nasce ufficialmente nel 1971 con la pubblicazione del libro omonimo, pubblicato da Rizzoli. Ne seguiranno altri due. Nel 1975 la trasposizione cinematografica per la regia di Luciano Salce, la prima di una lunga serie, sempre sul personaggio del mitico ragioniere, che comprende un altro film diretto da Salce, ben 7 per la regia di Neri Parenti e, infine, una pellicola diretta da Domenico Saverini. Villaggio ha anche interpretato sul grande schermo personaggi minori resi noti dalla televisione, come Giandomenico Fracchia e il professor Krainz. Ma già nel 1970 l’attore genovese aveva lavorato per Mario Monicelli nell'”Armata Brancaleone”. Paolo Villaggio ha ottenuto il David di Donatello del 1990, il Nastro d’Argento del 1992 e il Leone d’oro alla carriera nel 1996. Come attore di teatro resta memorabile la sua interpretazione di Arpagone nell’ “Avaro” di Molière nel 1996.
Sempre domani sera alle ore 21 alla Festa del Pd di Modena Riccardo Finelli presenta il suo ultimo libro “150 anni dopo. A quaranta all’ora sulle tracce di Garibaldi”
Un viaggio sulle tracce di Garibaldi e dei Mille, da Marsala a Teano, in sella a uno scooter 125. E’ quello raccontato da Riccardo Finelli, giornalista e scrittore modenese, nel suo ultimo libro “150 anni dopo. A quaranta all’ora sulle tracce di Garibaldi” (Incontri editore). Sarà l’autore a presentarlo, domani martedì 7 settembre, alla Festa del Pd di Modena. Con lui lo storico modenese Giuliano Muzzioli, docente all’Università di Modena e Reggio.
“Più che da una rivoluzione – spiega Finelli – siamo stati battezzati all’italianità da un coast to coast morale in cui idealismo e cinismo si sono mischiati fino a confondersi. Niente a che fare con la rappresentazione plastica di eroismo con cui ci è stato raccontato a scuola il Risorgimento. Nascere da un viaggio, in fondo, qualche vantaggio ce l’ha. E’ una bella metafora della vita, intimamente legata all’idea della metamorfosi e dell’indefinito, che ti porta a una nazione forse più improvvisata, ma senz’altro meno pallosa. Così mi è venuta voglia di farlo quel viaggio. Anzi di rifarlo, come se in quell’estate del 1860 ci fossi stato anch’io e adesso volessi rivedere quei luoghi 150 anni dopo. Per capire cosa è cambiato e cosa no. Per capire se qualcuno ricorda e che cosa. Per capire, soprattutto, se n’è valsa la pena oppure no”.
Riccardo Finelli e Giuliano Muzzioli saranno intervistati da Roberto Serio, giornalista. L’appuntamento è alle ore 21 nella Sala Abitcoop.

