Si è parlato molto di mancanza di regia nelle decisioni su turismo, eventi e organizzazione. E quello che sta accadendo attorno alla nascita del Museo Casa Natale di Enzo Ferrari ne è un classico esempio. Le notizie di stampa di questi giorni che parlavano di percorsi in città nei luoghi frequentati dal Drake evidentemente erano la solita sparata del Consigliere o Assessore di turno. La famiglia di Enzo Ferrari evidentemente non era stata informata. E trattandosi di qualcosa che riguarda la vita privata di questo illustre modenese, forse prima bisognava parlare con chi ne custodisce la memoria, affinchè fosse qualcosa di concordato, per la delicatezza di questo genere di iniziative.

Invece si buttano idee nel mucchio, dai giri in Ferrari a Marzaglia, ai percorsi sulle orme del Drake: giusto per far vedere, dopo le tante critiche ricevute che si fa qualcosa. E col rischio di logorare i rapporti con chi detiene marchio e storia, e i volumi turistici li fa già, attraverso la Galleria Ferrari. I rapporti “diplomatici”, la capacità di muoversi attraverso le diverse sensibilità, è qualcosa che dovrebbe far parte del bagaglio culturale di un amministratore pubblico di lunga data: invece qui vediamo elefanti in negozi di cristalli.

Ora toccherà ricucire uno strappo, su un’iniziativa che poteva essere interessante, e che forse, se i famigliari avessero avuto parola, se non fossero stati messi davanti al fatto compiuto, e tenendo conto che si vuole creare un’offerta congiunta con le realtà già esistenti a Maranello, avrebbe potuto prendere forma in maniera elegante, in linea con l’immagine di Enzo Ferrari e della sua famiglia, senza urtare la sensibilità di nessuno.

(Avv. Luca Ghelfi, Consigliere Provinciale – PDL)