Il capogruppo del Pd in Consiglio comunale a Savignano, Maurizio Piccinini, boccia tempi e modi con i quali la giunta ha varato il nuovo regolamento per sanare le irregolarità di pagamento della Tarsu.

«Partecipazione e coinvolgimento di tutti i cittadini. Era questo il motto con cui l’attuale gruppo di maggioranza si presentava alle scorse elezioni amministrative. A distanza di quasi un anno e mezzo dal loro insediamento, queste belle parole sono clamorosamente smentite dai fatti.

La maggioranza ha messo in atto un nuovo regolamento, proposto dall’Assessore al Bilancio Davide Nini, per sanare le irregolarità di pagamento della tassa rifiuti (TARSU). Certo, è importante garantire l’equità contributiva, ma i tempi e i modi proposti dalla giunta sono inaccettabili. Chiedere ai cittadini, in un momento di grande difficoltà economica come questo, di regolarizzare in un colpo solo la posizione contributiva degli ultimi cinque anni, ha quasi il sapore della provocazione. Ancora una volta si scaricano sulle spalle dei contribuenti le difficoltà di bilancio causate dai tagli del governo, andando a colpire indiscriminatamente tutte le fasce della popolazione.

Quanti incontri con i cittadini sono stati organizzati per discutere in merito a tale proposta? Zero. Che fine hanno fatto le consulte di frazione? Non era il caso di raccogliere prima il parere dei cittadini in queste sedi? O almeno di informarli in maniera puntuale delle modalità con cui regolarizzare la propria posizione, piuttosto che inviare una lettera scritta in burocratese, dal tono quasi intimidatorio?

Ultima osservazione: quelli che oggi spremono in maniera indiscriminata i cittadini di Savignano sono gli stessi che un tempo contestavano le entrate derivanti dai Vista-Red, giudicandoli come un mero strumento economico per fare cassa».