Il 21 settembre, Giornata Mondiale dell’Alzheimer, il Teatro Sociale di Gualtieri è stato una grande metafora della malattia e il luogo in cui gli operatori del territorio si sono dati appuntamento per parlare di Alzheimer. Lo hanno fatto partendo da un libro molto speciale “In viaggio con Luigi. Come affrontare una metamorfosi” scritto a due mani dalla moglie di un paziente da poco scomparsa, e da un medico geriatra, il dottor Piero Angelo Bonati.

Per la prima volta il libro è stato interpretato artisticamente dall’Associazione Teatro Sociale Gualtieri. Grazie a tre voci narranti (Rita Conti, Federico Monica, Nicolò Cecchella) e attraverso scenografia e musiche originali di Alessio Barrè, la compagnia teatrale ha dato voce alle parole di Carla Gandolfi in modo profondo e suggestivo trasportando anche il pubblico presente nel difficile viaggio di Luigi.

Massimiliano Maestri, Sindaco di Gualtieri e Presidente dell’Unione dei Comuni Bassa Reggiana nell’aprire l’incontro ha ricordato la storia del luogo dell’iniziativa: “grazie ad un gruppo di ragazzi il teatro in cui ci troviamo oggi ha riacquistato un ruolo all’interno della comunità. Allo stesso modo – ha dichiarato Maestri – credo che il lavoro congiunto di istituzioni, Azienda Usl, e volontariato si possano creare le condizioni affinché i malati di Alzheimer, come questo teatro, abbiano un posto dignitoso all’interno della comunità”.

“Questo testo – ha ricordato Mariella Martini Direttore generale AUSL di Reggio Emilia – s’inserisce all’interno di un programma provinciale demenze che l’AUSL di Reggio Emilia ha attuato nel 2000 grazie al supporto della Regione. Un dono – ha affermato la Dott.ssa Martini, che ha ricordato la recente scomparsa dell’autrice – che Carla ha fatto a tutti noi, dimostrando grande generosità e per il quale le siamo molto grati”.

“Nel corso degli anni abbiamo costituito un valido gruppo di professionisti – ha dichiarato Sergio Cecchella, Direttore del Programma Demenze AUSL di Reggio Emilia -. Sei ambulatori, un Centro Esperto ad Albinea, una serie di nuclei specializzati sulle demenze ed uno staff costituito da medici di medicina generale, geriatri, psicologi, psicoterapeuti, assistenti, operatori sociali e volontari, costituiscono una rete territoriale importante per la cura della malattia ma allo stesso modo per sostegno dei familiari. Un mosaico – ha continuato il Dottor Cecchella, in cui ogni tassello ha la massima importanza e dove le competenze umane e relazionali sono determinanti, così come ci insegna l’esperienza nord-europea”.

In materia di Alzheimer i numeri parlano chiaro: oltre 35milioni le persone che nel Mondo soffrono di demenza, cioè il 6-7% della popolazione ultra 65enne, che per cure ed assistenza incide sul Pil mondiale per circa l’1%. Da 2.300 a 9.000 sono invece le visite effettuate dall’Ausl di Reggio Emilia dal 2001 al 2009.

L’iniziativa è stata anche l’occasione per annunciare due importanti progetti frutto di una convenzione che verrà sancita dall’Unione dei Comuni della Bassa Reggiana e l’Associazione AIMA in occasione del prossimo consiglio e dei quali ha dato comunicazione Enza Malaguti, Responsabile dell’Ufficio di Piano dell’Unione.

Si tratta della nascita di due nuovi Cafè Alzheimer nei comuni di Poviglio e Reggiolo e la costituzione di un Punto d’Ascolto nel comune di Guastalla in collaborazione con AIMA per favorire l’incontro e lo scambio di familiari e malati fuori dai luoghi di cura.

“I familiari sono la seconda vittima della malattia – ha affermato Simonetta Cavalieri, Presidente provinciale dell’Associazione Italiana Malati di Alzheimer -. Anche per loro è nata la nostra associazione, che attraverso numerose attività si propone di dare sostegno alla famiglia del paziente e accompagnarlo nel percorso della malattia.