Sciopero ad oltranza con presidio davanti ai cancelli della Oilmec di Cavezzo (in via Einaudi) è quanto hanno deciso i lavoratori riuniti in assemblea stamattina dopo l’esito negativo degli incontri nei giorni scorsi con i rappresentanti della proprietà e il liquidatore (l’azienda è stata messa in liquidazione ad agosto).

Dopo un primo incontro lunedì scorso presso la sede di Confindustria Modena, Fim e Uilm avevano accordato ai rappresentanti della proprietà 2 giorni di tregua in vista del successivo incontro di ieri, “da cui purtroppo non è emersa alcuna disponibilità a venire incontro alle nostre richieste” spiegano i sindacalisti Erika Morselli Fiom/Cgil e Alessandro Gamba Fim/Cisl.

Non è emersa alcuna disponibilità a pagare le retribuzioni arretrate di luglio e agosto, mentre l’unico interesse manifestato dal liquidatore è stato per la nuova società che dovrà partire (la Oil Solution). Una nuova azienda, che dalle prime informazioni ricevute, impiegherà un limitatissimo numero dei lavoratori attualmente in forza alla Oilmec (ricordiamo che sono 45 lavoratori in tutto tra le sedi di Cavezzo e Bagnacavallo, di cui 38 nello stabilimento modenese).

“Non ci hanno dato nessun segnale positivo, il liquidatore ci ha prospettato in tempi brevi o il fallimento o il concordato preventivo per la Oilmec” aggiungono i sindacalisti di Fim e Fiom che insieme ai lavoratori hanno perciò deciso lo sciopero ad oltranza con blocco delle merci in entrata e in uscita.

Sindacati e lavoratori ringraziano per la solidarietà manifestata alla loro lotta dalla cittadinanza in occasione del volantinaggio al mercato di Cavezzo domenica scorsa, e chiedono a tutti, istituzioni, cittadini, associazioni, di continuare a dimostrare appoggio e sostegno ad una difficile vertenza dove sono a rischio tanti posti di lavoro e le condizioni di vita di tante famiglie.