Oltre centoventi partecipanti hanno accolto l’invito dell’Amministrazione comunale, presentandosi al Circolo Ricreativo per l’incontro formativo “Se la dignità di morire è una questione personale” –presentazione del Registro per le dichiarazioni anticipate di trattamento sanitario. L’Assessore Roberto Gelosini ha ribadito che il Comune per queste dichiarazioni offre la certezza di deposito e garanzia, una sorta di “servizio notarile”, non entrando nel merito di ciò che ogni singolo cittadini disporrà nel documento. Tutte le informazioni si possono ottenere presso l’Ufficio Relazioni con il pubblico.

Un confronto aperto, dibattuto, con professionisti e associazioni competenti in merito al delicato argomento del testamento biologico. Il dott. dottor Carlo Hanau – docente di Programmazione e organizzazione dei Servizi Sociali e sanitari presso l’Università di Modena e Reggio ha posto una valutazione sui tagli alle risorse per la sanità e la ricerca, che impone una doverosa riflessione sull’opportunità di curare pazienti che non desiderano un accanimento terapeutico, per impegnarsi al massimo nella cura dei pazienti che lo richiedono.

Opinioni a confronto con il dottor Fiorenzo Orlandini – medico palliativista e coordinatore dell’Hospice Guastalla che ha ricordato come in Italia ogni anno 50mila persone muoiono con dolore auspicando più impegno nella medicina palliativa in continuazione con la qualità della vita di ogni paziente e insistendo sulla necessaria fiducia nel percorso medico-paziente.

La dott.sa Cattinari Maria Laura dell’Associazione Libera Uscita di Modena ha inoltre ricordato come il testamento biologico sia una realtà consolidata in tutt’Europa, nata in America nei prima anni Novanta, insistendo sulla necessità in Italia di applicare un’autodeterminazione attiva, come previsto dall’art. 32 della Costituzione, necessità confermata anche da un censimento EURISPES ove si rileva che l’80% degli italiani desidera che il testamento biologico sia determinante per il medico.

A distanza di 19 mesi dal Comune romano pioniere nell’istituzione del registro per le D.A.T., sono solo 20 i Comuni in tutta la Regione ad aver organizzato questo servizio, sei sono reggiani, tra cui Novellara. Un segnale confortante arriva anche dal Senato della Repubblica, attraverso la lettera del Senatore Antonio Tommasini (PdL), nella quale informa sull’iter di approvazione del disegno di legge e apprezza il percorso avviato dal Consiglio Comunale, sottolineando come l’iniziativa del Comune “contribuisce senz’altro ad accrescere, sul piano culturale e insieme della coscienza sociale, la sensibilità su un tema dai rilevanti risvolti etici, quale quello delle dichiarazioni sul fine della vita”.