31 milioni per alloggi destinati alle fasce di popolazione meno abbiente. L’assemblea legislativa ha approvato oggi il programma di edilizia residenziale sociale 2010 che finanzia il recupero o l’acquisto di appartamenti già realizzati da destinare alla locazione e nuove costruzioni.

“Diamo continuità all’impegno nel settore delle politiche abitative – ha sottolineato l’assessore regionale Giancarlo Muzzarelli – per contribuire a soddisfare la domanda di alloggi per le persone meno abbienti e con attenzione alla qualità di ciò che viene realizzato. Gli interventi in attuazione del programma regionale si propongono, infatti, di dar vita a costruzioni con elevati standard di prestazioni energetiche e con l’impiego di materiali e tecnologie proprie della sostenibilità ambientale e della bioarchitettura”.

Le modalità di presentazione e valutazione delle domande, i tempi di realizzazione degli interventi e i criteri di individuazione degli assegnatari degli alloggi saranno definiti da bandi emanati dalla Giunta regionale.

Il programma

Il programma regionale incentiva, con la concessione di un contributo, la realizzazione di interventi su aree o immobili messi a disposizione dai Comuni e destinati:

a) alla locazione o al godimento permanente di alloggi. Il contributo non potrà essere superiore al 70% del costo parametrico al metro quadro di superficie;

b) alla locazione o al godimento a termine di lungo periodo (non inferiore a 25 anni). Il contributo non potrà essere superiore al 50% del costo parametrico al metro quadro dell’alloggio;

c) alla locazione o al godimento a termine di medio periodo (non inferiore a 10 anni), con possibilità di stipulare anche un patto di promessa di vendita. Il contributo non può essere superiore al 30% per cento del costo parametrico al metro dell’alloggio.

Potranno concorrere all’attuazione del programma le cooperative di abitazione, le imprese di costruzione, le società di scopo (di cui all’art. 41 della legge regionale 24/01) a maggioranza pubblica, le organizzazioni non lucrative di utilità sociale (Onlus), le fondazioni o le Aziende regionali per il diritto allo studio (Ardsu); tutti in forma singola o associata.