Riceviamo e pubblichiamo:

In merito alla recente apparizione di oggetti cartacei non identificati (almeno da noi), ma firmati a nome del Collettivo Fassbinder, da parte di un anonimo “tacchinatore” del sabato sera, teniamo a precisare che questa non è stata un’azione decisa né tantomeno messa in atto dai componenti del Collettivo.

Riteniamo tuttavia pretestuose ed inaccettabili le azioni (sgombero) e le sanzioni ai danni del Fassbinder, e continueremo a manifestare il nostro dissenso verso la mentalità paranoica di una città che vive inquadrata nei suoi ruoli e dominata dalla paura del diverso.

Non smetteremo di ribadire la necessità di luoghi autogestiti di aggregazione e libera espressione a Sassuolo,microcosmi nei quali gli individui possano liberamente esprimere la propria creatività,condividendo liberamente forme d’arte, espressione e partecipazione sociale non allineate all’ìdeologia dominante.

“Fassbinder” significa 25 anni di autogestione, attuata con metodi evidentemente sconosciuti all’autore di tale gesto; infatti c’è chi metteva in dubbio la veridicità del volantino ancora prima che fossimo noi personalmente ad esprimerci in merito.

Il Fassbinder è un gruppo di persone che condividono determinate idee,che discutono ed agiscono insieme in un rapporto di tipo paritario,nonostante gli attacchi della giunta comunale e i tentativi di qualcuno di appropriarsi di un nome che non rappresenta“.

Coll. Fassbinder