“Sono profondamente colpito da questa ennesima tragedia che si è consumata in una struttura detentiva della nostra Regione e condivido pienamente le parole del segretario generale della Uil Pubblica Amministrazione Penitenziari, Eugenio Sarno”. Così Gian Guido Naldi, capogruppo di SEL-Verdi in Regione, commenta la notizia del suicidio del detenuto del carcere della Dozza a Bologna.

“Il nostro Gruppo Assembleare – aggiunge Naldi – da alcune settimane sta visitando le carceri dell’Emilia Romagna ed ha potuto constatare le intollerabili e inumane condizioni di detenzione. E’ alla luce di quanto, purtroppo, abbiamo visto che posso comprendere come tali gesti disperati siano la conseguenza di situazioni inammissibili in un paese civile come l’eccessivo sovraffollamento dei detenuti, la scarsità d’organico, di mezzi e di occasioni di recupero sociale”.

“Le nostre carceri – conclude il consigliere – salvo lodevoli eccezioni, non solo non sono in grado di assolvere alla funzione rieducativa, ma, a quanto pare, non riescono nemmeno a tutelare la dignità umana dei detenuti. Mi auguro che la politica e le Istituzioni decidano al più presto di affrontare questo problema. Cinquantasette deceduti sono già troppi e non possiamo permetterci di aspettare ancora”.