Nella pioggia di ordinanze e delibere emesse negli ultimi mesi da parte di varie amministrazioni locali, vale la pena mettere in risalto il caso rappresentato dal Comune di Sassuolo dove l’amministrazione comunale, di concerto con le Forze dell’Ordine, ha intrapreso un’azione di controllo nei pubblici esercizi partendo dall’applicazione di regole più rigide, ma ben comprendendo le esigenze dei consumatori e degli addetti ai lavori, rendendosi disponibile al confronto con le categorie, coinvolgendo l’Associazione degli operatori del gioco lecito – AS.TRO – nella promozione del gioco responsabile. La scelta dell’amministrazione comunale di Sassuolo, di fronte al crescente numero di richieste di intervento da parte dei cittadini nei confronti del “dilagare del gioco d’azzardo”, è stata quella di non limitare l’attività delle newslot e/o dei locali che offrono tali prodotti di gioco, comprendendo che i giochi ‘rovina-famiglie’ denunciati dai cittadini sono rappresentati dai prodotti di gioco illegali e non dagli apparecchi certificati dallo Stato. Da qui la decisione di applicare norme più rigide e aumentare i controlli, con l’unico fine di scoraggiare l’offerta di gioco illegale e, in questo modo, tutelare i consumatori.

Come spiega il Vicesindaco del comune di Sassuolo, Francesco Menani – nonché assessore alla sicurezza e protezione civile – “L’intervento nei confronti del gioco pubblico si è reso necessario in seguito alle tante segnalazioni pervenute dai cittadini che lamentavano dei casi di persone e familiari rovinati dal gioco d’azzardo. Effettuando una serie di controlli sul territorio abbiamo riscontrato un effettiva attività illegale sul territorio che ha portato a una serie di sequestri negli ultimi mesi” (circa 30 le slot illegali sequestrate da inizio anno, Ndr). “Quello di cui ci siamo però resi conto è che la regolamentazione vigente risultava poco efficace per reprimere tale fenomeno e, soprattutto, per scoraggiare gli esercenti e gestori nel perseverare nelle attività illegali. Per questo abbiamo provveduto emanando una Delibera di Giunta (in vigore dalla sua approvazione dello scorso 11 ottobre) con la quale andiamo a inasprire la pena e a disporre la sospensione dell’attività, con ulteriore aggravio in caso di reiterazione del reato, fino ad arrivare alla definitiva chiusura dell’attività”. In questo modo, spiega il vicesindaco, “vogliamo sconfiggere il fenomeno alla radice. Contiamo che, attraverso queste nuove pene e i controlli effettuati in modo molto più assiduo, potremo responsabilizzare gli esercenti evitando che possano essere tentati dalle offerte di gioco illegale con l’idea di guadagni facili e la speranza di non essere colti sul fatto”.

A Sassuolo, quindi, l’obiettivo è sconfiggere il gioco illegale e non limitare l’offerta di gioco (legale). “Abbiamo studiato il fenomeno di concerto con le categorie e la collaborazione dell’Associazione AS.TRO e abbiamo capito che intervenendo sulle aperture dei locali o con delle limitazioni dell’esercizio delle slot, non si risolve il problema, perché questo deriva dalle offerte illegali, com’è evidente dalle segnalazioni dei cittadini che ci raccontavano di aver perso anche 3 o 4 mila euro in una macchinetta. Serve presenza sul territorio e certezza della pena per sconfiggere il gioco illegale e, quindi, per tutelare i cittadini”.

E a qualche settimana dall’applicazione della nuova disciplina i risultati sono già tangibili. “Dopo l’inasprimento delle pene e l’attività di contrasto al gioco illegale che abbiamo intensificato nell’ultimo periodo abbiamo assistito a un netto calo del fenomeno che, almeno in queste prime settimane, sembrerebbe praticamente debellato”, spiega il Comandante della Polizia Municipale di Sassuolo, Stefano Faso. “E’ evidente tuttavia che non possiamo pensare di aver risolto il problema in quanto sarebbe bello, ma sicuramente da ingenui. Per questo non abbassiamo la guardia e continuiamo con l’attività di controllo nei locali. Del resto – aggiunge il Comandante – gli addetti ai lavori dopo l’emanazione della nuova ordinanza sono sottoposti a controlli assidui e frequenti mirati all’esercizio del gioco e proprio questa presenza costante sul territorio è mirata a scoraggiare ogni forma di illegalità. Un esercente sa e deve sapere che, se una volta viene controllato, potrebbe ricevere un nuovo controllo anche a distanza di pochi giorni e non deve mai sentirsi tentato da un’offerta illegale”.

La delibera di giunta in vigore a Sassuolo prevede una ‘pena’ che può raggiungere i 20 giorni di chiusura dell’attività in caso di esercizio di gioco illegale con con il numero di giorni di chiusura fissato a due giorni per ogni macchina illegale rinvenuta e con un minimo di 5 giorni. In caso di comportamento recidivo, per la seconda volta in cui si è colti con apparecchi illegali il minimo dei giorni di chiusura sale a 10 giorni e la terza volta si arriva alla revoca immediata della licenza. Il tutto, naturalmente, con sanzioni aspre e proporzionate al reato e alla suo recidività.

 (AS.TRO – Assotrattenimento)