Nel pomeriggio di ieri, personale della II Sezione, Contrasto alla criminalità diffusa, straniera e prostituzione della Squadra Mobile della Questura di Modena, ha eseguito due ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal Gip presso il locale Tribunale, dott.ssa Malvasi, su richiesta del Pubblico Ministero, dott. Niccolini, nei confronti di altrettanti cittadini di nazionalità albanese.

I due soggetti, T.O., nato il 20.11.1986 e T.I., nato il 30.04.1977, pregiudicato e clandestino sul territorio, il primo, mentre in regola con le norme sul soggiorno dei cittadini stranieri sul territorio, il secondo, sono stati arrestati nel pomeriggio di ieri poiché ritenuti responsabili di agevolazione e sfruttamento della prostituzione in danno di due giovani donne, una delle quali moglie di T.I. .

Da accurate indagini svolte dal suddetto personale ed avviate dal marzo scorso, anche con numerosi appostamenti, è emerso che le due cittadine venivano accompagnate dagli arrestati in Via Emilia Est e prelevate alla fine di ogni serata, monitorando l’attività di adescamento mediante controlli visivi e telefonici, intervenendo in prima persona a dirimere controversie insorte con altre prostitute ed altri protettori, nonché facendosi consegnare in tutto o in parte i proventi dell’attività di prostituzione. E’ stato, infatti, accertato che, al termine di ogni serata, T.I. preleva sistematicamente il denaro guadagnato dalla propria consorte e guadagnato, appunto, sulla strada.

A seguito di quanto riscontrato e visto il reale ed attuale pericolo di reiterazione di condotte della stessa specie, analoghe a quelle riscontrate dagli agenti della Squadra Mobile, pericolo desumibile dalla gravità dei fatti e dalla loro reiterazione, nonché dalle modalità di consumazione, sono state reputate sussistenti le esigenze cautelari in questione.

Per i due cittadini albanesi, quindi, nel pomeriggio di ieri, si sono aperte le porte della casa circondariale cittadina.