Dalla camera da letto di Ava Gardner agli stand di 7.8.Novecento. E’ il percorso di un prezioso comò del Settecento genovese, proposto al Gran Mercato dell’Antico dall’antiquario Fabrizio Matta de “Il Castello” di Asti. Negli anni ’80 tutta la collezione di arredi della casa parigina dell’attrice hollywoodiana venne messa all’asta Sotheby’s: il mobile fu acquistato da una famiglia di armatori genovesi per 100 milioni di lire e ora è di nuovo sul mercato.

Questa è solo una delle preziose curiosità che si possono trovare a 7.8.Novecento, fino a domenica 21 novembre a ModenaFiere. C’è persino uno dei primi esemplari di calciobalilla, risalente alla prima metà del ‘900. Sembra che sia stato lo spagnolo Alexandre Finisterre il primo a creare il calciobalilla. La sua invenzione nacque dalla necessità di far divertire i bambini feriti nella Guerra Civile Spagnola. Il gioco, dopo che furono apportate alcune modifiche all’impianto iniziale, si diffuse velocemente in Spagna anche con l’aiuto di alcuni fabbricanti di Valencia che riuscirono poi a radicare il calcetto in tutto il territorio spagnolo. Ed è proprio spagnolo e risalente a quel periodo il calciobalilla esposto a 7.8.Novecento. “Si tratta di un pezzo unico – spiega Maurizio Ciocca, titolare dello stand che lo espone – che proviene dalla Spagna e risale al 1936-’39. Perfettamente conservato, è realizzato in faggio e legno di ciliegio; i giocatori sono invece in piombo, dipinti a mano con colori coevi”. Perfino le palline sono originali, in sughero, e il piano del calciobalilla è avvallato, proprio per consentire e agevolare il rotolamento: insomma, un pezzo d’antiquariato ma pronto all’uso!

E ancora, pezzi più unici che rari si possono trovare al Vintage Circus del Gran Mercato dell’Antico, l’intera area dedicata ad abiti e accessori vintage originali riproposta anche quest’anno dopo il successo del 2009. Qui fanno bella mostra di sé i preziosi foulards d’epoca di Venturino Vintage da Asti, che espone pezzi dagli anni ’20 agli anni ’70, per tutti i gusti e tutte le tasche. Si va dalle firme più prestigiose – come Hermes, Chanel, Gucci – a quelli più curiosi, disegnati da grandi artisti e designer del ‘900 come Piero Fornasetti, Ugo Nespolo, Borghese, Reggiani e tanti altri.

Gli amanti degli accessori possono trovare anche numerose borse da No logo (Parma), che espone anche abiti d’epoca come un completo di Lavin degli anni ’70 – un vero e proprio pezzo da collezione – o capi dalla primissima collezione di Armani, del 1978. Oppure prestigiosa bigiotteria americana del’900, che si può ammirare e acquistare da Silvana Venturini: quelli in mostra sono tutti pezzi prodotti negli Stati Uniti da nomi importanti come Schiapparelli, Trifari, Hobè, Coro, Eisenberg, immigrati dall’Europa ai primi del ‘900, che hanno fatto fortuna realizzando bijoux ispirati ai preziosi gioielli delle celebri star di Hollywood e, successivamente, negli anni ’60, a quelli delle first lady americane. In particolare da non perdere la collana bagno oro anni ’60 firmata Mosell o i bracciali da collezione “Zodiac”, firmato Tortolani, degli anni ’50-’60 e con chiusura fantasia anni ’90, firmato Erikson Beamon.

Allo stand di Riccardo Rivi Antiques si può poi ammirare una coppia di poltrone dei Fantoni di Rovetta: per capirne la rarità basti pensare che la loro attività come marangoni risale perfino all’XI secolo; nel ‘400 operano già come intagliatori in legno con Bertulino de Fantonis (1460), personaggio ricordato nelle memorie della tradizione locale. I discendenti di Bertulino continuarono la professione del capostipite consolidando la fama della famiglia nel settore. L’attività dei Fantoni, come intagliatori e scultori in legno è testimoniata intorno al 1630 attraverso la figura di Adriano che, con i fratelli e il figlio Donato, porta il lavoro a una ricchezza di repertorio e a un’intensità operativa tali da far ritenere ormai avviata una produzione di bottega.

E ancora un prestigioso quadro di Giacinto Brandi (1621-1691) è invece esposto da Publirose Spa: Brandi è stato uno dei più grandi pittori barocchi italiani. Dopo l’apprendistato nella bottega di Alessandro Algardi lavorò anche presso Giovanni Battista Magni e Giovanni Lanfranco sino al 1646. In seguito si stabilì a Roma, dove entrò nella Congregazione dei Virtuosi al Pantheon. La sua attività pittorica è visibile negli affreschi e dipinti presenti in molte chiese barocche o, tanto per citarne uno, nel ciclo di affreschi di Palazzo Pamphilj a Piazza Navona.

Una novità assoluta della ventesima edizione 7.8.Novecento è poi un angolo dedicato alla stampa e al libro antico. Operatori specializzati portano in fiera, in uno spazio appositamente riservato a loro, la migliore offerta nel campo del libro e della stampa antica: stampe classiche e d’autore, carte geografiche e vedutistiche, stampe decorative, libri classici, libri illustrati e libri del ‘900.

7.8.Novecento è aperta al pubblico al Quartiere Fieristico di Modena (Modena Esposizioni, viale Virgilio 70/90) fino a domenica 21 novembre con orario continuato dalle 10 alle 20 e il prezzo del biglietto intero è di 10 euro.

Infoline: studio Lobo, tel. 0522/631042, info@studiolobo.it

foto: comò Settecentesco appartenuto ad Ava Gardner, esposto dall’antiquario Fabrizio Matta de ‘Il Castello’ di Asti