Invasione dell’autostrada, scontri in stazione con le forze dell’ordine, traffico bloccato: è stata imponente anche a Bologna la manifestazione degli studenti medi e universitari contro la riforma del ministro Gelmini. La giornata di mobilitazione, che ha registrato alcuni feriti tra i manifestanti e alcuni contusi tra le forze dell’ordine, è partita alle 9.30 sotto le Due Torri con il ritrovo degli studenti delle scuole superiori “armati” simbolicamente di asce di cartone per protestare contro i tagli del governo all’istruzione pubblica. Il corteo si è riunito intorno alle 11, in Piazza Verdi, con gli studenti e i ricercatori universitari. Alcune migliaia di persone hanno percorso i viali per poi raggiungere il casello autostradale della Fiera. Il lungo fiume di persone è entrato in autostrada bloccando il traffico e percorrendo circa 2 chilometri per poi uscire all’altezza di via Corticella.

 Tornato in centro città, un gruppo di un migliaio di manifestanti si è diretto in stazione dove un cordone di polizia proteggeva l’entrata principale, chiusa al pubblico per evitare incidenti. Dopo il lancio di numerosi oggetti contro polizia e carabinieri, c’è stato il contatto tra il fronte degli studenti e le forze dell’ordine, nel tentativo, non riuscito, di sfondare il cordone di protezione. Sono volate manganellate e ci sono state due cariche di alleggerimento. Tra gli studenti, riferisce l’Asl, quattro persone sono state medicate sul posto dal personale sanitario e altri quattro manifestanti sono stati portati all’ospedale Maggiore di Bologna in codice uno. Anche alcuni agenti sono rimasti contusi durante gli scontri. Il corteo è poi ripartito, attraversando il centro di Bologna, per concludersi nell’aula occupata di Lettere e Filosofia, in via Zamboni 38 dove in serata gli studenti faranno il bilancio della giornata e penseranno ad eventuali nuove azioni di protesta.

foto: occupazione simbolica del Rettorato con uno striscione che recitava “Senza cultura non rimane più nulla. (Mario Monicelli)”