“Con costanza, impegno, senza arrendersi mai di fronte alle difficoltà”. Parole che traducono l’operato delle 170 imprese modenesi, molte delle quali condotte da donne, attive da oltre 40 anni nei settori industriale, commerciale, artigiano, agricolo e dei servizi e riconosciute dalla Camera di Commercio ’Per la fedeltà al lavoro e al progresso economico’. Tante dunque quelle entrate nella storia del territorio modenese, di cui 19 aderenti oggi anche a Confesercenti Modena.

Il concorso, alla sua prima edizione, è stato bandito dalla Camera di Commercio di Modena. Era rivolto alle imprese più longeve e di successo della provincia nonché gli uomini e le donne che hanno dedicato la propria vita ad una attività imprenditoriale lodevole ed ininterrotta nel medesimo settore di attività.

Nutrita la schiera delle imprese associate a Confesercenti Modena come del resto gli imprenditori e le imprenditrici, che dalla montagna alla pianura passando per la città si sono distinti chi più chi meno, per mezzo secolo di lavoro e a cui è stato conferito il premio. Negozi, ristoranti, attività commerciali ambulanti, le cui radici si perdono nella storia locale, condotte per generazioni dalla medesima famiglia e ancora in attività. Tra queste, una in particolare con oltre un secolo di vita alle spalle: quella del ravarinese Mino Po. Da sempre commercianti in stoffe e abbigliamento la famiglia Po vende vestiti da 115 anni. Le prime attestazioni la confermano già operativa nel 1895, è passata attraverso due guerre mondiali, i ‘capovolgimenti della moda’ e oggi è ancora a Casoni di Ravarino, nel luogo che l’ha vista nascere.

“Un risultato importante per la nostra Associazione – sono state le parole di Massimo Silingardi Presidente Provinciale di Confesercenti Modena – Oltre a premiare il lavoro di chi si è distinto in tanti anni di commercio, queste aziende rappresentano senza dubbio per i cittadini e per chi si è affacciato al mondo dell’imprenditoria per la prima volta, un esempio: di come si possa rimanere sul mercato per generazioni, nonostante le difficoltà, i tanti cambiamenti intercorsi nel tempo e i sacrifici. Un esempio, se guardiamo soprattutto all’attuale momento di crisi economica, in cui le imprese del commercio e dei servizi, per il drastico calo dei consumi sono tra quelle che pagano il conto più salato”.