L’ordine del giorno approvato a larghissima maggioranza (1 solo astenuto) dal Consiglio di Amministrazione dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia sulla condizione finanziaria degli Atenei.

IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DELL’UNIVERSITA’ DI MODENA E REGGIO EMILIA

Premesso che:

– la Costituzione Italiana all’articolo 3, 2° comma affida allo Stato il compito di rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che, limitando la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana;

 la Costituzione Italiana all’articolo 9, 1° comma afferma che “la Repubblica promuove […] la ricerca scientifica e tecnica”;

 la medesima all’articolo 34, 3° e 4° comma sancisce il diritto all’istruzione e allo studio, rappresentando quest’ultimo un indispensabile investimento per il futuro del Paese;

Considerato che:

– nell’anno 2008 il Governo ha, di fatto, azzerato il fondo speciale per la ricerca applicata istituito nel 1982 con la legge 46;

 il decreto-legge 112/2008 ha tolto 1,3 miliardi di Euro di risorse ordinarie per l’università come effetto del blocco del turnover;

 il decreto medesimo ha tolto ulteriori 476 milioni di Euro all’università;

 la manovra estiva 2010 ha previsto minori risorse per le retribuzioni del personale tecnico-amministrativo con il blocco degli stipendi e ha tolto 1 miliardo e 76 milioni al Fondo di finanziamento ordinario, rifinanziato in seguito soltanto con 800 milioni;

 la Legge di Bilancio nazionale per il 2011 ha ridotto drasticamente la somma destinata alle borse di studio, con un taglio del 90% , mettendo seriamente in discussione il diritto allo studio medesimo;

 la Regione Emilia-Romagna, nell’iter di approvazione del Bilancio 2011, si è presa l’impegno, nonostante quanto sopra, di integrare con proprie risorse il finanziamento previsto per il diritto allo studio, così da poter coprire il 100% delle richieste, come fatto fino ad ora;

 minori finanziamenti pubblici comportano la minore qualità dei servizi nei confronti degli studenti, in particolare di coloro che versano in condizioni economico-sociali disagiate, in netto contrasto, tra gli altri, con l’art. 3 della Costituzione Italiana;

 la legge di riforma dell’ordinamento universitario è stata approvata senza una copertura finanziaria certa, in contrasto con la Costituzione, e, tra le altre, senza prevedere riferimento alcuno al destino dei ricercatori attualmente in ruolo;

Esprime

una forte preoccupazione per il clima di grande incertezza sul futuro dell’università e della ricerca che ha, tra le altre, come conseguenza, trovandoci nell’impossibilità di attingere ed aumentare nuovamente gli introiti derivanti dalle tasse studentesche, l’obbligo di ricercare maggiori fondi privati con il rischio di tendere sempre più a un’istruzione influenzata dalla necessità di reperire eccessivi finanziamenti di detto tipo.

Si impegna

a promuovere questa posizione con azioni di sensibilizzazione in tutte le sedi e con tutti i mezzi ritenuti opportuni.

Modena, 21 dicembre 2010