E’ stato sottoscritto questa mattina, da Prefettura e Provincia di Reggio Emilia, un importante Protocollo per la legalità che riguarda in particolare le azioni di prevenzione all’infiltrazione della criminalità organizzata nel settore degli appalti e concessioni di lavori pubblici. Il Protocollo firmato – alla presenza dei vertici di Polizia, Carabinieri e Guardia di finanza – dal prefetto Antonella De Miro e dalla presidente della Provincia di Reggio Emilia Sonia Masini è volto alla trasparenza degli appalti di lavori pubblici attraverso l’intensificazione dell’attività di prevenzione dei tentativi di infiltrazione mafiosa da parte della criminalità organizzata, ottenuta mediante la richiesta delle informative antimafia per l’intera filiera degli esecutori e dei fornitori, anche per appalti di importo inferiore rispetto alle soglie ordinariamente previste dal Dpr 252/98. Verrà anche svolto un attento monitoraggio dei cantieri e delle imprese durante lo svolgimento dei lavori.

Nel dettaglio l’iniziativa – che dà concreta attuazione alla direttiva del ministro dell’Interno in materia di controlli preventivi nelle attività a rischio di infiltrazione da parte di organizzazioni criminali e fa seguito al Protocollo d’intesa siglato tra i prefetti dell’Emilia-Romagna con la Regione – consentirà di svolgere uno screening ad ampio raggio delle attività più esposte e, nel caso in cui siano accertate infiltrazioni di tipo mafioso, permetterà la tempestiva esclusione dall’appalto dell’impresa collegata all’organizzazione criminale. In particolare si prevede che l’informazione antimafia del prefetto, rilasciata ordinariamente per legge solo per appalti di lavori di valore pari o superiore alla soglia comunitaria, venga invece richiesta alla Prefettura dalla Provincia anche per appalti e concessioni di lavori pubblici di importo pari o superiore ai 250.000 euro, nonché per i subcontratti di lavori, forniture e servizi di importo pari o superiore a 50.000 euro. L’informazione antimafia sarà altresì richiesta, indipendentemente dal valore, per le attività di trasporto di materiali a discarica, trasporto e smaltimento rifiuti, fornitura e/o trasporto terra e materiali inerti, acquisizioni, dirette o indirette, di materiale da cava, fornitura e/o trasporto di calcestruzzo, fornitura di ferro lavorato, fornitura e/o trasporto di bitume, noli a freddo e a caldo di macchinari, servizi di autotrasporto e di guardiania di cantiere.

“Il Protocollo rappresenta una ulteriore conferma della stretta collaborazione tra Prefettura, Provincia e Comuni del territorio con cui sono state insieme condivise analisi e strategie di contrasto alla criminalità organizzata, sviluppando sempre più attente e mirate forme di cooperazione istituzionale. Perché la mafia si combatte insieme, operando insieme per la legalità, e qui a Reggio Emilia c’è una grande collaborazione tra organi dello Stato, forze dell’ordine, istituzioni, imprese ed associazionismo che ci rende più forti”, ha detto il prefetto Antonella De Miro illustrando il contenuto di un Protocollo “che consentirà una analisi più approfondita delle situazioni a rischio, estendendo ad un maggior numero di appalti la valutazione antimafia prefettizia, che riguarda non solo i legali rappresentanti ma anche i soggetti che comunque ruotano attorno alle ditte”.

La presidente della Provincia, Sonia Masini, ha ringraziato il prefetto De Miro “che con il suo attivismo, frutto di grande impegno e grande passione civile, sta contribuendo in maniera davvero preziosa a rafforzare la grande collaborazione che da tempo vede istituzioni e forze dell’ordine unite per la legalità e contro le infiltrazioni malavitose e che già ha prodotto importanti risultati come il Protocollo contro il lavoro nero o l’Osservatorio online sugli appalti pubblici, che è già operativo e lo sarà ancora di più da gennaio”.

“Anche quella di oggi non è una semplice firma, ma un altro atto concreto e pesante nella direzione giusta, che è quella di consentirci di intercettare preventivamente tutti i segnali di possibili infiltrazioni da parte di una criminalità organizzata che ha invaso il Nord Italia ed inevitabilmente anche l’Emilia-Romagna, per il grande sviluppo economico che abbiamo avuto – ha aggiunto la presidente Masini – Il lavoro di squadra, l’informazione e la trasparenza sono gli strumenti migliori per contrastare le mafie che invece si reggono sull’omertà e sui silenzi. Per questo è importante che anche tutto il mondo economico vigili con grande attenzione denunciando ogni tentativo di intimidazione o ricatto”.