Egr. Sig. Sindaco Caselli,

quel che maggiormente colpisce nella sua risposta alle critiche a Lei rivolte per aver patrocinato il concerto della Compagnia dell’Anello (che non canta solo “valori di destra”, ma sostiene la supremazia razziale e le tesi di Evola) è la minimizzazione che Lei propone della vicenda e del suo oggettivo significato.

Che è come dire di non aver compreso che in Italia è in corso , sotto gli occhi di tutti, un conflitto – culturale, sociale, civile e politico – dagli esiti imprevedibili e molto pericolosi per la convivenza comune. Conflitto del quale il concerto di cui parliamo è una fedele, per quanto modesta, rappresentazione. Gli italiani e le italiane assistono da anni con crescente angoscia, in occasione del 25 aprile o del 1° maggio o del 4 novembre o dello stesso 27 gennaio, ad espressioni di sostanziale disprezzo – da parte di rappresentanti politici ed istituzionali di primo piano dell’attuale maggioranza di governo – nei confronti del significato, fondativo per la nostra convivenza civile – di quelle ricorrenze. A questo possiamo aggiungere il permanente conflitto – agitato dagli stessi rappresentanti politici e istituzionali – sulla prima parte della Costituzione , i frequenti attacchi al Capo dello Stato, la sistematica e distruttiva delegittimazione verso la magistratura. Infine la sostanziale derisione del principio secondo cui “la legge è uguale per tutti” (dato che l’attuale classe “dirigente” al governo ha già realizzato una legislazione penale binaria , una per i potenti e una per tutti gli altri), il revisionismo storico-culturale nei programmi scolastici e nel senso comune, nonché – in un crescendo wagneriano – la crescita tumultuosa dell’intolleranza e della violenza che va di pari passo con l’iniqua distribuzione delle risorse e l’emarginazione dei lavoratori (altra conseguenza di scelte della stessa classe dirigente). Non sorprende perciò , in questo clima storico , che mentre si spaccano lapidi commemorative a Modena ed aumenta l’antisemitismo, un numero crescente di cittadini avverta di non avere più, forse, una “casa comune in cui convivere tutti”, l’unica ammessa e disponibile , quella indicata dalla nostra Costituzione. Avremmo sperato che Lei comprendesse che anche un episodio apparentemente “minore” come il concerto della Compagnia dell’Anello a due giorni dalla Giornata della Memoria è un contributo – di cui Lei porta la principale e grave responsabilità – al disprezzo ed alla violenza verso quella stessa memoria e , quindi, alla svalutazione – nel nostro presente – della “casa comune” democratica. Senza rafforzare la quale non sarà invece possibile un futuro positivo , nemmeno a Sassuolo. Condanniamo naturalmente vandali , insulti e offese rivolte a Lei ed altri componenti la Giunta. Bisogna agire nello spazio pubblico democratico , senza violenza. Questo tuttavia, nulla cambia della gravità della scelta da Lei compiuta.

Perciò rinnoviamo la richiesta a Lei di annullare il concerto.

Per l’associazione “Le ragioni del Socialismo” – Mauro Sentimenti, Rino Fornaciari