Non poteva esserci un modo migliore per festeggiare l’8 marzo, festa della donna: ieri è stata infatti sottoscritta un’ intesa fra il ministero del Lavoro e le parti sociali, Cgil compresa, che individua nuove regole per meglio conciliare il lavoro e la famiglia, attraverso la modulazione dell’orario.

Artefice principale dell’accordo raggiunto è stato il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi; una intesa che segna un importante passo in avanti nelle relazioni industriali.

Dopo questa intesa di massima le parti sociali si sono date 90 giorni per valutare insieme una griglia di misure, assunte dalle migliori pratiche quotidiane che già oggi vengono episodicamente adottate in alcune aziende. Ciascuna di queste misure dovrà essere tradotta in un sistema di regole da introdurre nella contrattazione collettiva e, in particolare, in quella di secondo livello, in modo da diventare pratica generale.

I contenuti dell’intesa tendono ad sostenere soprattutto le esigenze delle donne che si trovano a dover conciliare le esigenze economiche con gli affetti ed i bisogni familiari.

Una conciliazione possibile attraverso l’introduzione, nei contratti di lavoro, di orari flessibili, per chi ha bambini piccoli, del telelavoro, in alternativa ai congedi, e del part-time per cinque anni, per chi intenda assistere gli anziani della propria famiglia.

Si tratta inoltre, a mio avviso, di favorire quelle aziende che intendono realizzare asili nido per i propri dipendenti.

(Fabio Filippi)