Dichiarazione dell’assessore all’Istruzione della Provincia Giuseppe De Biasi che conferma la sua partecipazione alla manifestazione di domani in Piazza XX settembre a Bologna.

“Il terzo anno di tagli agli organici della scuola pubblica annunciati dal Ministro Gelmini sembrano il triste epilogo di una tragedia greca in cui il principale protagonista è il diritto all’istruzione sancito dalla nostra Costituzione.

Per questo domani sarò in piazza insieme a studenti, genitori, associazioni per esprimere il mio dissenso per il lucido tentativo di smantellamento del sistema d’istruzione pubblica a favore di quello privato.

Politicamente siamo stati una delle poche Province d’Italia ad aderire al ricorso contro la riforma Gelmini perché la riteniamo non una riforma ma un semplice esercizio di bilancio a danno di un settore strategico per la nostra vita civile e per la crescita stessa del sistema paese.

Mi chiedo come possa un Ministro dell’Istruzione arrivare a definire “inutili” i diritti, garantiti proprio dalla presenza di quella quota di docenti e di personale Ata che vuole lasciare a casa, come il tempo pieno nella scuola dell’infanzia, una piena integrazione degli alunni disabili, lo studio della lingua straniera, un’offerta formativa al passo coi tempi, scuole presidiate e pulite.

A dispetto di un costante aumento della popolazione studentesca, a livello regionale ci vedremo tagliare ben 881 docenti e 606 unità di personale ATA per il prossimo anno.

Una scure inaccettabile perché il nostro sistema scolastico quest’anno ha già fatto sentire i sinistri scricchiolii di un collasso molto prossimo, tamponato dalla buona volontà di dirigenti scolastici, del corpo docente e del volontariato genitoriale spesso impegnato a compensare le necessità delle scuole.

Per queste ragioni bisogna far sentire la propria voce per opporsi agli ulteriori tagli perché, come ha ricordato anche ieri il Presidente Napolitano, istruzione e ricerca sono l’unico salvacondotto che abbiamo per uscire dalla crisi economica che attanaglia il paese”.