Volantinaggio di protesta mercoledì mattina 23 marzo dalle ore 9 alle 11 e il pomeriggio dalle ore 15.30 alle 17.30 dei lavoratori della residenza per anziani “Ducale 1” davanti alla sede in via del Pozzo a Modena.

La protesta promossa dalla Fp/Cgil è contro la decisione della società di servizi alla persona “Anni Azzurri” (Gruppo Cir-De Benedetti), che gestisce 34 posti letto in accreditamento con il Comune di Modena, di tagliare 10 ore di assistenza al giorno.

Una scelta che avrà ricadute negative sul lavoro e sull’assistenza agli anziani. Il taglio, infatti, si traduce in un operatore e mezzo in meno al giorno, con decurtazione dell’orario contrattuale di lavoro che inciderà su tutti i 29 operatori socio-sanitari.

“È evidente – spiega Fabio De Santis della Fp/Cgil – che questo avrà delle conseguenze sulla retribuzione dei lavoratori, sulla loro sicurezza, nonché sulla qualità del servizio agli assistiti, che non potranno più ricevere il livello di prestazione avuto fino ad oggi”.

“Già da questo mese gli anziani trascorreranno più tempo a letto, perché l’organizzazione del servizio non permetterà l’alzata fissa giornaliera. – aggiunge il sindacalista della Fp – Avranno meno tempo a disposizione per consumare i pasti. Viene messa in discussione la relazione tra operatore ed assistito, a seguito dell’aumento dei ritmi di lavoro e dell’incremento dello stress lavorativo”.

A sconcertare ulteriormente è il modo con il quale “Anni Azzurri” ha deciso di operare il taglio senza convocare il sindacato, senza presentare dati oggettivi sulla natura e la motivazione del taglio, comunicando – solo dopo sollecitazione sindacale – un peggioramento del rapporto operatori/utenti dello 0,1 previsto dal contratto di servizio con il Comune di Modena (pari ad 1 ora e mezza in meno al giorno, e non a 10 ore come deciso da “Anni Azzurri”).

La Fp/Cgil e i lavoratori contestano questo taglio (che pure rispetta i parametri previsti dalla legge regionale) a fronte dell’incremento di risorse pubbliche messe a disposizione nel nuovo contratto di servizio.

La Funzione Pubblica CGIL insieme al sindacato pensionati Spi/Cgil di Modena ritengono gravissima la decurtazione unilaterale dell’orario di lavoro, soprattutto se a tenerlo è un soggetto gestore da cui ci si aspetta la responsabilità di un servizio che è nella rete dei servizi pubblici locali, attraverso le risorse del “Fondo Regionale per la non autosufficienza” e la compartecipazione dei cittadini e dell’Ente Locale.

Il presidio di mercoledì è la prima di una serie di mobilitazioni che lavoratori e sindacato sono intenzionati a mettere in campo se non si aprirà un confronto con il sindacato, ed eventualmente esteso anche all’Amministrazione comunale, per trovare una soluzione condivisa e tutelante per lavoratori e anziani.

(FP/Cgil e Spi/Cgil Modena)