E’ assolutamente prematuro parlare di 500 profughi libici in arrivo nella nostra provincia ed in particolare nel Polo logistico della Protezione provinciale all’ex cantiere Tav di Villa Cella, che è gestito dalla Provincia di Reggio Emilia ed è in grado al massimo di ospitare cento persone.

La Provincia, certamente, non intende sottrarsi ad un eventuale piano nazionale di azioni umanitarie nei confronti dei profughi e condivide la disponibilità manifestata ieri anche dalla Regione Emilia-Romagna, attraverso l’assessore Paola Gazzolo, a “lavorare insieme ad Anci e Upi per dare un contributo, proporzionato al numero di abitanti, all’emergenza profughi”, quando sarà predisposto un piano nazionale, che preveda anche le risorse necessarie. Tale Piano, tuttavia, non è stato ancora realizzato, né alla nostra Provincia è stata avanzata alcuna richiesta di collaborazione.

Se e quando ci verrà chiesto di partecipare a questa operazione umanitaria, non ci sottrarremo purché siano garantiti la temporaneità dell’intervento, il controllo assoluto delle persone che dovranno eventualmente essere ospitate sul nostro territorio, la compatibilità del numero di profughi con i tassi di immigrazione delle singole province, la collaborazione di tutte le regioni.

Ma, al momento, ribadisco che non è allo studio alcun piano che preveda l’assegnazione alla Provincia di Reggio Emilia di 5, 50 o 500 profughi.

(Sonia Masini, Presidente della Provincia di Reggio Emilia)