Un controllo dei certificati medici rilasciati dall’Asl attestanti la disabilità per metterli a raffronto con i permessi auto per disabili: se i numeri non dovessero coincidere nella verifica incrociata emergerebbero ulteriori pass irregolari. Questo l’ultimo sviluppo dell’inchiesta della Procura di Bologna sui finti permessi. Gli inquirenti, dopo aver ottenuto l’accesso alle informazioni contenute nel server del settore mobilità del Comune di Bologna in cui sono elencati tutti i permessi auto compresi quelli temporanei, da oggi, potranno visionare direttamente anche il sistema della Asl relativo al rilascio dei fogli medici che attestano la disabilità, certificati necessari, appunto, per chiedere il rilascio dei pass per invalidi. 

Intanto, nessun possessore di permessi auto si è recato presso la sede della polizia municipale di Bologna per chiarire la sua posizione. L’appello era arrivato, nei giorni scorsi, dallo stesso procuratore aggiunto Valter Giovanini, titolare dell’inchiesta, che si era rivolto ad eventuali cittadini che fossero consapevoli di essere in possesso di un pass irregolare. L’inchiesta della Procura di Bologna sui pass per invalidi è nata da controlli su strada della polizia municipale. Lo sviluppo delle indagini ha portato al sequestro di due finti permessi che, secondo la ricostruzione degli inquirenti, sono stati pagati 250 euro ciascuno. Indagati per corruzione risultano i due automobilisti ‘compratori’ che hanno ottenuto il pass senza averne diritto e il ‘venditore’ ovvero un dipendente della cooperativa che gestisce per conto del Comune e di Atc il rilascio dei permessi. Tutti e tre sono indagati anche per concorso in falso in certificazione e truffa ai danni del Comune. Indagata per truffa anche una dipendente di Atc che avrebbe inserito nel sistema informatico la targa dell’auto di un familiare per un accesso temporaneo alla zona traffico limitato.