E’ in corso di definizione il Piano per l’accoglienza dei 230 profughi e immigrati del Nord Africa destinati al territorio modenese in questa prima fase dell’emergenza umanitaria. E i Comuni stanno completando il quadro delle disponibilità sulla base della ripartizione per distretti definita nei giorni scorsi. Lo conferma il vice presidente della Provincia Mario Galli al termine della terza riunione del tavolo regionale presieduta dal presidente della Regione Vasco Errani.

«Non è ancora chiara – spiega Galli – la scansione temporale con la quale dovremo dare operatività al Piano, per sua natura flessibile, ma di certo in tempi molto brevi, d’accordo con la Prefettura, dovremo essere in grado di accogliere i primi profughi». L’ipotesi sviluppata dalla Regione è quella di un primo nucleo di 80 persone da accogliere in provincia di Modena nel giro di pochissimi giorni, 500 in tutta la regione.

Il Piano di accoglienza prevede il coinvolgimento anche dell’Azienda sanitaria, mentre sarà l’Agenzia regionale di protezione civile a verificare e valutare le strutture e i costi indicati, sia quelli per l’approntamento (allacciamenti elettrici ed eventuali manutenzioni) sia quelli per la gestione (spese giornaliere, utenze, eventuali affitti, ripristini).

«E’ confermato che agli enti locali non dovrà essere richiesto nessun anticipo né copertura economica – ribadisce Galli – visto che i costi dell’operazione umanitaria sono a carico del Governo nazionale. Tutti gli enti locali del territorio modenese stanno facendo la propria parte con senso di responsabilità e solidarietà».

Anche per lo smistamento sul territorio dei profughi è prevista la collaborazione della Protezione civile, che garantisce pure il supporto tecnico logistico ai Comuni.

Un incontro dei Comuni capidistretto per la definizione del Piano di accoglienza da sottoporre alla Regione è in programma nella mattinata di venerdì 15 aprile nella sede della Provincia e con la partecipazione anche di Azienda Usl e Prefettura.