«Ancora una volta il Consigliere Antonio Platis specula su un problema e solleva un polverone che certo non aiuta a valorizzare il lavoro degli Assistenti Civici. L’Amministrazione comunale è la prima a riconoscere l’importanza degli Assistenti Civici, che ha voluto e sostenuto con appositi corsi di formazione. Fu lo stesso Sindaco Maino Benatti ad avviare l’iter per la loro creazione quando, nella scorsa legislatura, era Assessore alla Polizia Municipale. Abbiamo creduto e crediamo nella funzione di supporto e di controllo di tali figure, della cui importanza per primi siamo consci. Gli Assistenti Civici possono coadiuvare con la segnalazione di specifiche problematiche l’attività della Polizia Municipale, e costituiscono un esempio per la diffusione del senso civico e del rispetto delle regole.

Occorre sottolineare che l’attività degli Assistenti Civici nasce nell’ambito del volontariato, quale supporto ma non sostitutiva di alcuni compiti della Polizia locale. Relativamente all’ipotesi di erogare compensi ai volontari, a tale riguardo la situazione è molto chiara. A partire dalla Legge quadro sul volontariato (n.266/1991), ripreso dalla legge regionale (n.12/2005) e richiamato nelle nostre convenzioni, appare evidente come l’attività del volontario – per definizione – non possa essere in alcun modo retribuita. Al volontario possono essere soltanto rimborsate dall’organizzazione di appartenenza le spese effettivamente sostenute per l’attività prestata. Per fare ulteriore chiarezza su quali siano le spese rimborsabili, ed evitare ogni ambiguità, la Giunta comunale ha definito, mediante approvazione di un apposito atto, tali spese rimborsabili. Il Comune non ammette né eroga compensi ai volontari, poiché tale ipotesi è esclusa a priori dalle leggi di riferimento, alle quali l’Amministrazione deve necessariamente attenersi. Vengono piuttosto rimborsati solo costi vivi, dimostrabili attraverso scontrino fiscale».