Sabato 23 aprile, nella sala del Consiglio Comunale, si è svolta la presentazione del libro di Giuseppe Ligabue dal titolo: “Nome di battaglia Ferruccio”. Il libro narra della storia di Giovanni Castelli, giovane siciliano che dalla sua terra, dopo alterne vicende, viene a trovarsi nel reggiano nel 1944, a oltre mille chilometri dalla sua isola: si inserisce in un mondo assai diverso dal suo, grazie al suo entusiasmo e alla sua voglia di vivere, con umiltà, intelligenza e grande umanità, fino a farsi amare come un figlio ed un fratello. Il libro offre al lettore una preziosa occasione di conoscenza della lotta di Liberazione nel Reggiano, uno strumento assai utile alla conoscenza di una fase storica, quella della Resistenza, che è il fondamento della democrazia repubblicana.

Per l’Assessore alla Cultura Giuliana Pedroni: “La presentazione di questo libro è stato uno dei momenti più alti e commoventi delle iniziative di celebrazione dei 150 anni dell’Unità d’Italia. Poter celebrare questa ricorrenza alla presenza di Giovanni Castelli “Ferruccio”, e tanti altri partigiani presenti nella sala consiliare ha significato poter rendere omaggio a quegli uomini che con i loro valori hanno fatto rinascere l’Italia unita, gettando le basi per la nascita di quella democrazia fondata sulla Costituzione, e ha significato ricevere l’importante eredità di valori di uguaglianza e fratellanza che questi uomini ci hanno trasmesso e che dobbiamo saper difendere”.

La giornata del 23 è iniziata con un pranzo patriottico, che ha visto la partecipazione di ex partigiani come Ferruccio, quali Zeno Bertani, e delle loro famiglie, ed è proseguita con un toccante omaggio al cippo di Adelmo Franceschini a S.Donnino, compagno di lotta di Ferruccio e di Zeno.

Le celebrazioni della Resistenza continuano: domani sera mercoledì 27 aprile, alle ore 20,30, il cinema Roma ospiterà la proiezione del film “L’uomo che verrà”, di Giorgio Diritti (2009). In seguito, sabato 30 aprile alle ore 10, il Teatro De André ospiterà lo spettacolo musicale “Come potevamo noi cantare” a cura della 3a E della Scuola media Statale. Al termine sarà consegnata una copia della Costituzione alle scolaresche. Lo spettacolo, interamente realizzato dai ragazzi della terza media, è il soggetto della mostra allestita dagli studenti, ospitata nella Sala espositiva Incontro, che testimonia la preparazione e l’allestimento di tale evento.