L’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia ha avviato la formazione dei suoi giovani dottorandi di area tecnico-scientifica alla progettazione delle attività di ricerca e alla cultura di impresa. Le attività intraprese, in quanto soggetto partner, rientrano nell’ambito del progetto DOCENT – Doctors in Enterprise, finanziato dalla Commissione Europea all’interno del Programma LLP – Erasmus Multilateral Actions, coordinato a livello regionale da ASTER.

Organizzate dalla Direzione Ricerca e Relazioni Internazionali dell’Ateneo emiliano, queste attività prevedono 24 ore di lezioni, iniziate questa settimana, che puntano a sviluppare nei giovani dottorandi competenze spendibili non solo nella ricerca pubblica, ma anche e soprattutto privata, verso la creazione di una nuova figura di ricercatore industriale, capace di essere innovatore e “trasferitore di conoscenze” all’interno di un’impresa o in un’impresa da lui stesso creata.

Il progetto DOCENT, realizzato non a caso da un partenariato publico-privato, introduce senza dubbio un concetto abbastanza nuovo per il nostro Paese e cioè che il dottorato di ricerca è uno sviluppo avanzato delle competenze fornite dalla formazione universitaria, e non è il primo gradino della carriera di docente universitario.

“La finalità del dottorato di ricerca – hanno dichiarato gli organizzatori – è formare gli studenti (laureati) alla ricerca autonoma, sia in preparazione di un’attività lavorativa nel campo della ricerca (ovunque svolta, quindi anche esternamente al mondo accademico), sia per far loro conseguire, tramite l’esperienza diretta e personale dell’attività di ricerca, alti livelli di professionalità (in tutti i campi). In questa visione il dottorato deve saper intercettare sempre più i bisogni di un mercato del lavoro più ampio di quello strettamente accademico”.