“Regalerò al più presto al sindaco di Sassuolo Caselli il libro di Renzi perché il suo richiamo alle battaglie di rinnovamento congiunto è veramente sfacciato. Stamattina al telefono con il sindaco di Firenze ci siamo fatti due risate”. Matteo Richetti replica sarcastico alle dichiarazione del sindaco di Sassuolo che cerca un asse con il Matteo fiorentino, sostenendo che, più che le parole, per accreditarsi come innovatori servono le buone prassi.

“Renzi e Caselli non sono nemmeno lontani parenti. L’efficacia di Renzi deriva innazittutto dalla capacità di innovazione di merito e di metodo. Renzi è un vero innovatore, fa cose concrete, ha appena approvato- prima città in Italia – un Piano strutturale a Volumi Zero, nomina nelle società persone competenti. La principale attività di Caselli, a due anni di distanza dal suo insediamento, è recriminare contro l’ex sindaco Pattuzzi per giustificare l’ immobilismo della sua Giunta. Matteo si è fatto affiancare da una squadra di giovani che portano avanti i problemi, la squadra di Caselli è costantemente segnata da sterili polemiche. Il sindaco di Firenze chiama a raccolta la voglia di partecipare dei cittadini, Caselli fonda la sua politica speculando sulle paure della gente e istigando la contrapposizione. E poi, siamo seri, un sostenitore del settantacinquenne comandante in capo che governa da vent’anni e che solo ieri ha nominato 9 nuovi sottosegretari umiliando rigore e competenza, può essere credibile come costruttore del cambiamento invocato da Renzi? Mi sa proprio – chiosa Richetti – che Caselli abbia sbagliato indirizzo”.