La preoccupazione della Cgil rispetto alla necessità di tenere fuori dalle opere per la realizzazione della Cispadana la criminalità organizzata è stata ed è alla base delle nostre scelte.

Da tempo Confapi, anche con specifiche iniziative e proposte, si batte per escludere dal mercato le aziende che non stanno alle regole o che, riciclando denari di provenienza illecita, fanno offerte non in linea con i costi sostenuti dalle imprese oneste.

È bene che le imprese e i sindacati vigilino per evitare le infiltrazioni della criminalità organizzata, ma va ricordato che si tratta di un compito che è in primo luogo in capo alla magistratura e alle forze dell’ordine alle quali va assicurata la più grande collaborazione senza, però, pensare di poterle sostituire o surrogare.

Va chiarito che per la Cispadana non c’è stata una gara al massimo ribasso: l’opera viene realizzata in project financing ed è stata aggiudicata a quello che è stato considerato, nella sua globalità, il migliore progetto sia in termini finanziari, sia per quanto riguarda la qualità e le caratteristiche dell’infrastruttura che verrà realizzata.

Inoltre, l’ATI (Associazione temporanea di imprese) è costituita da un pool di cooperative e da un consorzio di piccole e medie imprese radicate e ben conosciute nel territorio.

Concordiamo con la Cgil sull’opportunità che i cantieri partano quanto prima, nel rispetto delle procedure previste per legge e col consenso delle comunità locali, collaborando anche con le organizzazioni sindacali nella realizzazione di un’opera tanto importante per la nostra economia e per il territorio.