“La Notte Bianca per il Lavoro giunge al culmine di una stagione di mobilitazione, per noi è una novità e al tempo stesso una scommessa” così Claudio Riso della segreteria Cgil ha presentato stamattina in conferenza stampa, insieme al segretario generale Cgil Donato Pivanti, Veronica Marchesini di Nidil/Cgil e Mirco Pedretti di Arci, la Notte Bianca per il Lavoro di sabato 14 maggio.Dopo le classiche mobilitazioni che da inizio anno hanno visto protagonista la Cgil a vario titolo – dalla manifestazione “Se non ora quando”(13 febbraio), alla maratona di lettura in difesa della Costituzione (12 marzo), “Il nostro tempo è adesso” per denunciare il lavoro precario dei giovani (9 aprile) sino allo sciopero generale con la grande manifestazione dello scorso 6 maggio – la Cgil propone sabato prossimo 14 maggio una giornata-evento, una notte bianca con musica e spettacoli no stop sino al mattino “per fare emergere il valore del lavoro, dare visibilità al lavoro” ha detto il segretario Cgil Pivanti, “ perché il lavoro torni ad assumere un ruolo centrale nel nostro Paese come recita l’art.1 della Costituzione, per costringere la politica a parlare di lavoro”.

La Notte bianca Cgil coincide, per una casualità non voluta, con la Notte europea dei musei e la manifestazione Modena Terra di Motori promosse dal Comune di Modena. La contemporaneità di queste manifestazioni sarà l’occasione per un volantinaggio della Cgil in centro storico per sensibilizzare sull’importanza del lavoro – di tutto il lavoro, quello degli ingegneri e dei ricercatori, degli operai e degli impiegati – che sta dietro alla tecnologia, ai bolidi che rendono Modena famosa nel mondo, il lavoro di tutti coloro che renderanno possibile la Notte bianca del 14 maggio (i musicisti, gli scenografi, i macchinisti, i falegnami, le maschere, gli addetti alle biglietterie, le donne delle pulizie, ecc..).

La Notte Bianca per il Lavoro della Cgil si sviluppa in due diverse location: nel piazzale e nel palazzo Cgil (piazza Cittadella 36) e nell’area della Polisportiva Centro Storico/Circolo Vibra (via IV Novembre).

Si inizia alle 16.30 con il dibattito al salone Corassori su “I diritti e il lavoro nell’era della globalizzazione e della finanziarizzazione dell’economia” già previsto per lunedì 9 maggio e poi spostato in apertura della Notte Bianca. Partecipano, fra gli altri, i segretari nazionali di Filctem/Cgil Alberto Morselli e di Fiom/Cgil Maurizio Landini (vedi comunicato a seguire).

Verso le 19, nel piazzale antistante la Cgil, aperitivo precario a cura di Vino a Manovella con i primi due concerti dei Dio Valzer (il nuovo gruppo di Mara Redeghieri ex voce Ustmamò) e la pizzica/taranta dei Krasì.

Alle 21.30 spettacolo di giocoleria e intrattenimento a cura dei Devas. Nell’area di piazza Cittadella sono presenti bancarelle di associazioni di volontariato, organizzazioni no profit.

Sempre nel salone Corassori due spettacoli teatrali di compagnie modenesi: alle 21.30 “La classe operaia non va in paradiso” della Compagnia di Andrea Tè e alle 23 “Pulcinella cerca lavoro” di PrecariArt. Alle 00.30 proiezione del film “We want sex” di Nigel Cole con Sally Hawkins, Bob Hoskins, Miranda Richardson, il film sullo sciopero del 1968 delle operaie inglesi della Ford nell’Essex che pose le basi la legge sulla parità salariale uomo-donna.

Nell’atrio della Cgil, lungo le scale che conducono al salone Corassori e nell’atrio antistante il salone stesso, sarà allestita una mostra dei manifesti sindacali “L’immagine del lavoro” a cura di Maria Grazia Frilli.

Nella seconda location della notte bianca presso la polisportiva Centro storico di via IV Novembre dalle ore 21 è in funzione il punto ristoro, alle 21.30 concerto di Skambisti e alle 22.30 il Piotta. La serata prosegue al circolo Arci Vibra con il concerto alle 00.30 di Sir Oliver Skardy (ex Pitura Freska) e i Fahrenheit 451. A seguire, Vibra Dj set sino all’alba (ingresso gratuito riservato soci Arci).

Il Dibattito: ore 16.30 – Salone Corassori – piazza Cittadella 36 – Cgil Modena

Apre la Notte Bianca per il Lavoro della Cgil di Modena il dibattito di sabato pomeriggio 14 maggio su “I diritti e il lavoro nell’era della globalizzazione e della finanziarizzazione dell’economia”.

L’appuntamento alle ore 16.30 presso il salone Corassori in piazzale Cittadella 36.

Partecipano il professore Andrea Ginzburg docente di politica economica dell’università di Modena e Reggio Emilia, Maurizio Landini segretario generale sindacato Fiom/Cgil, Alberto Morselli segretario generale sindacato Filctem/Cgil e Donato Pivanti segretario Cgil Modena. Coordina Raffaele Giardino del Centro Studi della Camera di Commercio di Modena.

I temi posti al centro del dibattito sono la competizione fra imprese, i modelli di organizzazione del lavoro, la delocalizzazione delle imprese, i diritti e le tutele dei lavoratori nell’epoca della globalizzazione.

La recente crisi iniziata nel 2008 e ancora in corso, ha accentuato, da un lato, la tendenza alla delocalizzazione avviata agli inizi degli Anni Novanta con la caduta del Muro di Berlino, e dall’altro lato, ha introdotto nelle nostre imprese modelli organizzativi tipici di quelle realtà e di quei Paesi con sistemi sociali deboli, dove sono minimi i diritti e le tutele, dentro i luoghi di lavoro, ma anche fuori.

E allora, che differenza passa tra Fiat, che decide di attuare un modello di organizzazione del lavoro che rappresenta nei fatti un salto indietro nel tempo e un accostamento, non solo ideale, a modelli dei paesi in via di sviluppo, e altre aziende che invece scelgono di delocalizzare parte della propria produzione in Paesi dove sono più bassi i costi del lavoro e delle produzioni? È corretto affermare che si tratti di due facce di una stessa medaglia?

Ma allora la Cgil si chiede ancora: l’alternativa alla delocalizzazione è l’introduzione di modelli più poveri? Ci sono altre strade che non siano la riduzione dei diritti, delle tutele e dei tempi di vita?

In quest’ottica, sono davvero così diverse le condizioni, di vita e di lavoro, ma anche le prospettive per il futuro, di un lavoratore interinale o un collaboratore (precari per definizione) e quelle di un dipendente a tempo indeterminato di una grande azienda che opera e dipende da scenari di finanza o di mercato internazionale?

Su questi e altri interrogativi ruoterà il dibattito di sabato 14 maggio.