Questa mattina, lunedì 16 maggio, presso l’istituto superiore P. Gobetti si è svolta la premiazione del concorso di idee “Metti a punto le lancette della memoria”, per ricordare le vittime della strage del 2 Agosto 1980 alla Stazione di Bologna, e patrocinato dai Comuni di Scandiano e Casalgrande. E’ stato ospite della cerimonia di premiazione Libero Mancuso, pm coinvolto nel processo per accertare i colpevoli della strage.

Il concorso di idee, rivolto agli studenti dell’Ist. Superiore P. Gobetti di Scandiano è stato istituito a settembre 2010, in occasione del trentesimo anniversario della strage, dai famigliari delle due vittime, per mantenere viva la memoria della strage che colpì in modo grave e diretto anche le comunità di Scandiano e Casalgrande.

Sono molte le classi dell’istituto Gobetti che, assieme ai loro insegnanti, hanno partecipato al concorso, producendo diversi elaborati, come saggi brevi, poesie, temi, audio-visivi. Hanno vinto a pari merito il concorso la classe IV E del corso liceale dell’istituto, grazie ad un video sulla strage che indaga sulla quotidianità e la coscienza delle persone, elemento imprescindibile per comprendere la portata di quanto avenuto, e le classi I e II dei corsi R ed S per operatori socio sanitari che hanno prodotto una pubblicazione con poesie, saggi e elaborati grafici dedicati al ricordo di quella tremenda giornata.

Erano presenti all’iniziativa con Libero Mancuso – pm nel processo per la strage del 2 agosto 1980 – l’assessore alla cultura del Comune di Scandiano Giulia Iotti e l’assessore al volontariato del Comune di Casalgrande Marco Cassinadri. Mancuso ha parlato del grande contributo che la forza d’animo dei familiari delle vittime ha saputo garantire per il raggiungimento di alcune verità processuali: “I diritti contenuti nella Costituzione della Repubblica, e in particolare del Titolo I, hanno ancora bisogno di circolare, soprattutto tra i ragazzi, per risvegliare in modo significativo la nostra coscienza e il valore della Repubblica”.

Giulia Iotti ha ringraziato i familiari delle vittime per l’istituzione del concorso di idee, così importante per mantenere viva la memoria e tenere saldo il senso di giustizia nelle nuove generazioni.