In merito alle recenti notizie di stampa relative alla querelle della propaganda elettorale referendaria apparsa negli scorsi giorni sulla stampa locale, il Coordinatore provinciale del PdL di Reggio Emilia, Massimiliano Camurani, ha rilasciato la seguente dichiarazione:

“C’è chi di democrazia e legalità ama riempirsi la bocca tutto il giorno, per poi scordarsi di rispettare le regole quando queste rischiano di risultare scomode per il perseguimento di scopi di parte; e c’è chi è pronto a strumentalizzare qualsiasi legittima segnalazione al rispetto delle regole per ascendere alle luci della ribalta. In questo si può riassumere la questione Novellara. Ma si sa, di cattivi maestri è pieno il mondo.

Assistiamo allora all’azione di un Sindaco che prima vieta, suppongo documentandosi, poi ci ripensa, sconfessando il se stesso di ventiquattro ore prima, ad un consigliere regionale che si scaglia contro un consigliere comunale con una veemenza inaudita, solo per “fare notizia”, per cercare di pubblicizzare un referendum che rischia di tramutarsi nell’ennesimo disastro annunciato.

A volte sembra proprio che l’imbarbarimento del clima politico non possa conoscere limite.

Tornando alla querelle delle bandiere e degli striscioni – spiega Camurani –, il nostro esposto/segnalazione non è certo rivolto a chiedere di sanzionare la signora Maria del condominio tal dei tali, ma è volto a cercare di ripristinare quel clima di correttezza e legalità nello svolgimento delle campagne elettorali di qualsivoglia tipo che da sempre ha caratterizzato la nostra città.

A chi volesse documentarsi non posso che rivolgere l’invito a leggere integralmente la sentenza 161 del 1995 della Corte Costituzionale, il decreto legge 93 del 1995 ed il testo coordinato della legge 212 del 1956. La lettura non sarà sicuramente divertente ma confido che possa risultare istruttiva. In particolare ne consiglio la lettura a chi oggi cita tali provvedimenti con tanta superficiale disinvoltura.

Sono comunque convinto – conclude Camurani – che il Prefetto saprà ricondurre nei binari della correttezza e della legalità la campagna referendaria”.