La nota congiunturale riferita al primo trimestre 2011 sull’industria manifatturiera della Provincia di Modena, emessa dalla Camera di Commercio, nel quadro di sintesi conferma l’avvio di anno “relativamente vivace“ e ciò grazie alle esportazioni ed al ciclo delle scorte, in controtendenza il mercato interno stagnante.

La produzione registra un segno positivo del 12,4 % rispetto al corrispondente periodo dell’anno 2010,mentre il fatturato una crescita del 14,4 % rispetto allo stesso periodo. Una leggera flessione ( meno 1,6 %) nella produzione rispetto al quarto trimestre 2010 ed un aumento ( 1,2%) del fatturato rispetto allo stesso periodo.

Al di la delle performance quantitative ci siamo soffermati sulle aspettative delle imprese ed abbiamo capito che l’orizzonte non è sgombro da preoccupazioni. L’analisi per settore di attività ci informa di performance a due cifre per la ceramica, meccanica e mezzi di trasporto, quelle modeste nell’alimentare e biomedicale ed il ritorno alla sofferenza nella maglieria ed abbigliamento.

La nota affronta, anche, la questione occupazione e dai dati assemblati vediamo che la dinamica occupazionale non segue le timide positività della produzione. L’analisi fa riferimento, in premessa, alla manodopera sottoutilizzata dovuta al massiccio ricorso alla Cassa Integrazione ed alla riduzione dell’orario di lavoro.

Un dato, che noi consideriamo degno di attenzione, è la modificazione delle tipologie contrattuali.

Nel primo trimestre 2011, rispetto al corrispondente periodo del 2010, si è registrato un aumento del 90 % dei lavoratori in somministrazione ed un aumento del 5,3 % dei parasubordinati.

Ancora importanti in termini numerici il ricorso agli ammortizzatori sociali con la Cassa Integrazione Straordinaria lievitata al 50 % contro il 30 % del primo trimestre 2010 ed il 33% del quarto trimestre 2010, come va governata la caduta occupazionale anche se è da tenere conto,come aggravante, che i dati non tengono conto degli espulsi dal processo produttivo per effetto della chiusura di aziende.

A nostro parere, per conoscere meglio il mercato del lavoro,sarebbe interessante conoscere il numero delle partite IVA atipiche che abbiamo contezza esistere sul territorio provinciale.

Per quanto esposto la valutazione politica ci porta ad indirizzare alle Istituzioni Locali a maggiori, incisive, politiche di sostegno al reddito, attraverso variazioni di bilancio la dove i bilanci risultano approvati.

Analogo richiamo politico lo indirizziamo, sempre alle Istituzioni per sollecitare interventi di competenza del Ministero delle Attività Produttive e del Ministero dell’Economia, per una politica congiunta di incentivi alle imprese,ancora in sofferenza in mezzo al guado.

La realtà produttiva modenese,con forte presenza sul mercato esterno, richiede incentivi e facilitazioni come già fatto per altre aree del paese, ben caratterizzate politicamente.

Insistiamo sulla costituzione dei distretti industriali e sulle reti di impresa…..non vogliamo ripeterci. Ricordiamo, anche, la nostra proposta, ancora,senza risposta, anche se non riusciamo a capire se l’afasia è dovuta a mancata volontà politica oppure alla solita arroganza da patologico complesso da superiorità…supposto “culturale”, di una ipotesi di “area vasta“, ovviamente non ci riferiamo all’area tra Secchia e Panaro, ma ad un area metropolitana Modena-Reggio nell’Emilia….pensiamo alle potenzialità di un area di circa 1,2 milioni di abitanti,con un PIL importante ed un apparato industriale tra i più dinamici del Nord Italia.

(Mario Cardone, Segreteria Provinciale PSI Modena)