Sono 11 e provengono soprattutto dal nord Italia le aziende finaliste dell’edizione 2011 del Premio Start Up dell’Anno, iniziativa annuale che ha l’obiettivo di premiare la migliore start up ad alto contenuto di innovazione costituita cinque anni prima: si premiano quest’anno quelle costituite nel 2007.

Per la vincitrice, oltre al premio in denaro e all’opportunità di accedere a un ampio network di possibili partner finanziari e industriali, è previsto il riconoscimento di “impresa accademica innovativa” da parte del Presidente della Repubblica e un premio extra regolamento, reso disponibile dal Consolato Britannico, che riconosce le potenzialità di internazionalizzazione dell’azienda. L’evento è organizzato da PNICube, l’associazione che raggruppa gli incubatori di impresa universitari italiani e si occupa di politiche di trasferimento tecnologico in collaborazione con Microsoft Imagine Cup.

In gara 11 finaliste, selezionate tra le società costituite nel 2007 che abbiano partecipato ad una delle business plan competition associate a PNI, che abbiano usufruito dei servizi di uno degli incubatori universitari partner o che siano spin-off universitari (cioè aziende fondate da un ricercatore di un’Università partner con il supporto o l’approvazione dell’Università stessa). Nella giornata di giovedì 9 giugno le finaliste saranno protagoniste di una piccola esposizione in cui metteranno in mostra i loro prodotti o servizi e presenteranno sinteticamente la loro impresa alla Giuria. Operatori di fondi di investimento, specialisti di early-stage financing e manager d’impresa nominati dall’Associazione PNI Cube, dopo averle valutate sulla base di paramentri quali-quantitativi, sceglieranno la vincitrice.

Tra i settori di attività delle aziende che arriveranno a Bologna il 9 giugno ci sono l’information technology con nuove applicazioni per IPhone, la domotica per una casa più interattiva e intelligente e la meccatronica finalizzata alla sicurezza delle funi degli ascensori e delle funivie. Ma è l’ambiente ad essere il più rappresentato quantomeno come finalità: un’azienda che opera nel settore chimico per esempio, propone un servizio che rivoluziona i processi chimici dei settori farmaceutico, alimentare e cosmetico permettendo la sostituzione dei classici solventi con semplice acqua a temperatura ambiente. Una curiosità: in gara anche un’azienda che propone hot spot di biodiversità per difendere le farfalle e l’ecosistema.

“Start Up dell’Anno – afferma Loris Nadotti, presidente di PNICube – è un’ottima passerella per le imprese perché hanno l’occasione di entrare in contatto con gli investitori istituzionali e con i business angels rappresentati in questa occasione dai membri della Giuria”. Nella giornata della premiazione è previsto anche un workshop dal titolo “Start up e chief technology officer nei processi di trasferimento della conoscenza” durante il quale, precisa Nadotti, “si discuterà dei percorsi che portano le imprese a rafforzarsi sul mercato”.

Main sponsor dell’evento è Microsoft che, in contemporanea al Premio Start Up dell’Anno, consegnerà il premio Imagine Cup la sfida tra studenti di talento che incoraggia le giovani menti ad immaginare tecnologie che cambino il mondo. I due eventi quest’anno si svolgono al Padiglione 34 della Fiera di Bologna all’interno degli spazi espositivi della Fiera dell’Innovazione Research to Business, il salone della Ricerca industriale.

PNICube: associazione che riunisce gli incubatori e le business plan competition (denominate Start Cup) accademiche italiane. L’associazione ha l’obiettivo di stimolare la nascita e accompagnare al mercato nuove imprese ad alto contenuto di conoscenza di provenienza universitaria. Oltre al PNI, l’associazione PNICube è promotrice dell’evento Start Up dell’Anno che premia la giovane impresa Hi-Tech che ha conseguito il maggior successo di mercato.

Le 11 aziende finaliste:

AMC Instruments (Torino e Aosta). Spin-off del Politecnico di Torino. www.aemmeci.com

Settore di attività: Meccatronica

L’azienda, che ha sede al Polo Tecnologico dell’Incubatore Imprese Innovative I3P del Politecnico di Torino, progetta, prototipa e industrializza sistemi e dispositivi per il controllo non distruttivo di funi e manufatti metallici. Il sistema sviluppato è composto da uno strumento di misura elettromagnetico (detector) e da un acquisitore dati, in grado di rilevare e monitorare la presenza di anomalie interne ed esterne nelle funi e nei manufatti metallici ferromagnetici dovuti a danni, imperfezioni o corrosioni. Settori interessati: funiviario e quello ascensoristico. Il fatturato è stato di oltre 180mln nel 2010 e si prevede che sia di 4,5mln nel 2015.

DOMOTICAREA (Trento). www.domoticarea.com

Settore di attività: Home & Building Automation

L’azienda si occupa di automazione degli edifici. “Architetti dello spazio tecnologico”, offrono un servizio di progettazione, consulenza, programmazione, installazione e assistenza in ambito residenziale, industriale, commerciale e di svago, su edifici nuovi, ed esistenti, attraverso le più innovative tecnologie destinate alla Home & Building Automation (compreso il controllo tramite touch panel dedicati, PC locali o remoti, palmari, iPhone). Partita nel 2007 con un fatturato di oltre 500mila euro, prevede di arrivare a circa 1,4milioni nel 2015.

EASYSTAFF (Udine). www.easystaff.it

Settore di attività: ICT

Insediata al Parco Scientifico e Tecnologico di Udine, l’azienda propone software innovativi per le gestione e schedulazione di calendari di lavoro (turni, orari, calendario lezioni, ecc…). Offre inoltre la consulenza del suo personale specializzato nelle realtà industriali, ospedaliere e nelle cooperative di servizi, per tutti quei problemi che riguardano l’organizzazione e la gestione del lavoro del personale dipendente. Fatturato 2010: 170mila euro. Previsione 2015: 500mila.

EUGEA (Bologna). www.eugea.it

Settore di attività: Soluzioni per la biodiversità in ambienti cittadini

Nata per coinvolgere i privati cittadini alla risoluzione attiva dei problemi ambientali, Eugea propone soluzioni per la biodiversità o, in gergo tecnico, hot spot di biodiversità che vengono commercializzate attraverso una cooperativa sociale onlus. I Giardini di Eugea sono confezioni contenenti dei semi da cui nasceranno piante in grado di fornire alimento e riparo ai numerosi insetti utili che popolano i nostri ambienti, anche cittadini. Coltivando le piante di Eugea quindi si può trasformare il proprio angolo verde in un oasi per il ripopolamento di insetti benefici, in particolare farfalle. All’interno del “giardino animato”, gli insetti utili potranno vivere e liberare le piante dai numerosi insetti dannosi. L’azienda nel 2010 ha fatturato oltre 200mila euro che potrebbero superare quota 550mila nel 2015.

GEA (Padova). www.geomaticaeambiente.com

Settore di attività: ICT – sviluppo software GIS – elaborazione dati territoriali

L’azienda produce modelli digitali del terreno e delle superfici ad alta e altissima risoluzione, modelli tridimensionali degli oggetti presenti in superficie, e si occupa della sintesi di caratteristiche geometriche a supporto della modellazione numerica di flussi sulle superfici (correnti, inquinanti, …). Con un fatturato di 500mila euro registrato a fine 2010, la Gea ha raggiunto le dimensioni operative ottimali per la tipologia di prodotto. Per il futuro prevede di mantenere l’attuale produttività, investendo una quota dei risultati operativi in ricerca finalizzata al miglioramento dei prodotti e alla creazione di nuova offerta.

HO.PE (Varese). Spin-off dell’Università degli Studi di Milano. www.hopekit.com

Settore di attività: Biotech

HO.PE. cioè HOrmonal Profile Evaluation, si occupa di ricerca e sviluppo di kit diagnostici e prodotti biologici utili in campo biomedico (diagnostica endocrina) e sportivo (antidoping). I clienti sono soprattutto aziende del settore immunodiagnostico. La strategia di crescita dell’azienda punta a conquistare una nicchia mirata e ad aprire in seguito nuovi e innovativi segmenti produttivi nell’ambito biomedico che potrebbero portarla a conquistare in tempi rapidi consistenti quote di mercato micro-settoriali. Partita con un fatturato di 5mila euro nel 2008, l’azienda ha chiuso il 2010 con un fatturato di oltre 244mila euro che si prevede possa diventare di 3mln di euro nel 2015.

NITENS (Lecce). www.nitens.it

Settore di attività: Led Lighting

Obiettivo di quest’azienda è rivoluzionare il settore dell’illuminazione attraverso la sostituzione dei vecchi lampioni ad incandescenza con lampade a led. Ad oggi progettano punti luce Led di diverse potenze e con una particolare curva fotometrica. Stanno inoltre studiando come integrare questa tecnologia con quella fotovoltaica ed eolica. Sviluppano inoltre progetti finalizzati all’utilizzo delle attuali tecnologie fotovoltaiche e progettano dispositivi elettronici e meccanici per applicazioni in robotica mobile per la fornitura di servizi ecologici ed ambientali in particolare per il servizio di pulizia delle spiagge (il Solarino robot). Nitens ha chiuso il 2010 con un fatturato di oltre 240mila euro e prevede di raggiungere i 350mila entro il 2015.

RF MICROTECH (Perugia). Spin-off dell’Università di Perugia. www.rfmicrotech.com

Settore di attività: Tecnologie avanzate a microonde e radiofrequenze

Fondata principalmente sui servizi di consulenza offerti nel campo della ricerca applicata nel settore dei dispositivi e apparati a microonde e radiofrequenze, l’azienda – che fa parte del Polo Aerospaziale di Confindustria Umbria – da qualche tempo sviluppa prodotti propri: antenne radar, antenne piatte per comunicazioni satellitari, dispositivi riconfigurabili a MEMS, filtri e software per progettazione di antenne. L’azienda ha chiuso il 2010 con un fatturato di oltre 850mila euro (34% Italia, 58% CEE, 8% extra CEE) e prevede di raggiungere i 2mln di euro entro il 2015.

SPRIN (Trieste). Spin-off dell’Università di Trieste. www.sprintechnologies.com

Settore di attività: Biotecnologie

L’azienda fornisce prodotti e servizi per passare da processi chimici tradizionali a processi biotecnologici. Nella pratica, grazie a Sprin, le aziende farmaceutiche, alimentari e della cosmetica potranno sostituire i solventi utili alle loro lavorazioni con acqua a temperatura ambiente. Notevole l’impatto ecologico dei nuovi processi ma anche il risparmio economico dovuto al mancato smaltimento di solventi. Con un fatturato di quasi 600mila euro nel 2010 l’azienda punta a raggiungere i 14mln nel 2013.

XENIALAB (Torino). www.xenialab.com

Settore di attività: ICT

L’azienda, che ha sede al Polo Tecnologico dell’Incubatore Imprese Innovative I3P del Politecnico di Torino, è nata con l’obiettivo di sviluppare applicazioni e servizi a valore aggiunto per il Web e Mobile Communication. Tre sono i prodotti commercializzati: XCALLY (un Contact Center Suite Collaborativo per Asterisk), HAND4SHAKE (soluzione di Voice over Web sviluppata per effettuare chiamate direttamente da siti Web senza necessità di installare alcun client su PC) e GLOOBOVOIP: soluzione di Voice over IP per piattaforme Mobile come iPhone, iPad, Android. Fatturato: 1mln di euro nel 2010 e previsione di 10mln nel 2015.

ZENITH INGEGNERIA (Ferrara). Spin-off dell’Università di Ferrara. www.zenithingegneria.it

Settore di attività: Servizi per l’ingegneria

Tra i servizi offerti dall’azienda ci sono il rilevamento a scopo cartografico 3D (grande e grandissima scala) e il monitoraggio di alta precisione del territorio; il rilevamento con tecniche digitali (laser scanning, fotogrammetria, etc.) e la modellazione virtuale di strutture, infrastrutture, beni culturali (per restauro e verifica statica) e “scene del crimine” (topografia forense). Oltre a questi servizi già consolidati, si stanno studiando anche procedure di rilevamento da applicarsi agli incidenti stradali (progetto Street Zenith). La tecnologia alla base di tutti i servizi è la più innovativa in ambito di strumentazione topografica e software di trattamento dei dati e di modellazione 3D. L’azienda ha chiuso il 2010 con un fatturato di 120mila euro che dovrebbero arrivare a 170mila nel 2015.