Riforma del fisco e legge per la non autosufficienza, a tutela delle fasce più deboli e salvaguardia del potere d’acquisto. Questi i principali motivi che porteranno sabato 18 giugno centinaia di lavoratori e pensionati reggiani in piazza a Roma, nella mobilitazione organizzata da Cisl e Uil di Reggio Emilia. La partenza è prevista per le ore 3 di sabato mattina dal parcheggio dello Stadio Giglio (per le prenotazioni è possibile contattare la sede della Cisl al numero: 0522.357411).

“In tutti questi mesi – spiega Margherita Salvioli Mariani, segretaria generale Cisl Reggio Emilia – Cisl e Uil hanno contribuito ad affrontare la crisi economica attraverso una continua negoziazione con Governo, Regioni e imprenditori. All’ordine del giorno: l’estensione degli ammortizzatori sociali e le politiche attive per il lavoro, oltre che la garanzia delle politiche sociali pubbliche nonostante i forti vincoli di bilancio. Un forte impegno è stato rivolto anche al rinnovo dei contratti nazionali di lavoro e allo sviluppo della contrattazione di secondo livello, per ridistribuire la produttività e cogliere nuove opportunità di investimenti produttivi”.

Ancora molto rimane da fare per la tutela delle fasce più deboli della popolazione e per la salvaguardia del potere d’acquisto delle famiglie. Per questo Cisl e Uil tornano in piazza per una grande mobilitazione con la quale chiedere quatto punti all’ordine del giorno.

Da subito la riforma fiscale: si chiede al Governo una sensibile riduzione della tassazione su lavoratori e pensionati, il sostegno alla famiglia, un fisco premiale in favore dell’occupazione e degli investimenti destinati alle imprese socialmente responsabili, niente aumenti della pressione fiscale a seguito del federalismo e più trasparenza nei rapporti tra Stato e cittadino. Per reperire le risorse necessarie chiediamo di rafforzare la lotta all’evasione, ridurre significativamente l’elusione, tassare maggiormente le rendite e le speculazioni e incrementare le imposte sui consumi di lusso. Quindi ridurre gli sprechi pubblici e i costi della politica, per finanziare la riforma fiscale, reinvestire nello sviluppo e migliorare la gestione dei servizi pubblici nazionali e territoriali. Cisl e Uil chiedono una legge quadro per la non autosufficienza: l’azzeramento del fondo per la non autosufficienza e la riduzione drastica dei fondi sociali (famiglia, affitto,…) sono inaccettabili. Occorre una legge quadro che definisca i livelli essenziali per la non autosufficienza e l’istituzione di un fondo nazionale, a carico dello Stato. Infine, i sindacati chiedono misure più efficaci per lavoro e sviluppo: è necessario dare piena attuazione all’accordo Stato Regioni sugli ammortizzatori sociali e le politiche attive del lavoro, per il reimpiego dei lavoratori ancora in cassa integrazione e politiche concrete per la formazione e l’occupazione giovanile. Non ultimo, Cisl e Uil chiedono inoltre che sia promossa una politica industriale che, con priorità alle crisi settoriali e aziendali, anche per favorire nuovi investimenti innovativi sulle energie rinnovabili e che tengano conto della sostenibilità ambientale.