I sindacati Fit Cisl, Filt Cgil Uil Trasporti, Faisa Cisal e Ugl Trasporti, nei giorni scorsi, hanno presidiato la sede della Regione Emilia-Romagna protestando per i tagli e i trasferimenti di personale operativo all’interno dell’azienda ferroviaria regionale, FER (Ferrovie Emilia-Romagna).

Non pochi sono i punti interrogativi. I sindacati denunciano la gestione ballerina di FER. Le scelte discutibili della dirigenza.

In particolare, il sindacato Cisl ha rilevato anomalie nell’avvicendamento tra il dirigente Caterina Balboni, con anni di esperienza amministrativa ferroviaria, e il dirigente Fabio Teti, ex funzionario del Comune di Correggio e, a detta del sindacato, amico del Direttore generale di FER Claudio Ferrari (ex sindaco del Comune di Correggio). Pare, ma questo va confermato, che FER, per un consistente arco di tempo, abbia stipendiato due Dirigenti amministrativi. Non vorremmo prevalessero gli interessi da parte rispetto a quelli della collettività. Sono già tante le problematiche connesse al sistema FER, continue sono le rimostranze degli utenti. Perché sperperare in questo modo i soldi dei contribuenti?

In ballo anche la questione del personale della stazione di Guastalla, la decisione di trasferire i funzionari delle ferrovie ad altra sede senza interpellare i sindacati. Questa è l’attenzione che riserva FER nei confronti dei suoi dipendenti?

Una dirigenza chiusa su se stessa, incapace di confrontarsi con i dipendenti, di dialogare con i sindacati.

Così le cose non possono andare. Ho presentato un’interrogazione regionale chiedendo alla dirigenza FER di fare luce sulla questione. E’ fondamentale il confronto con i sindacate, inaugurare una nuova fase di concertazione.

Fabio Filippi