Frutto di un complesso lavoro di concertazione tra i molteplici soggetti coinvolti – Provincia di Bologna, Autostrade SpA, Azienda USL, Direzione provinciale del Lavoro, INAIL, principali aziende che operano nei cantieri e Organizzazioni Sindacali – è stato sottoscritto a Palazzo Malvezzi l’accordo per l’applicazione del sistema elettronico per il controllo informatizzato delle presenze nei cantieri della Variante Autostradale di Valico denominato REPAC (Registratore presenze autorizzate nei cantieri), realizzato da Nuova Quasco – Qualità degli Appalti e Sostenibilità del Costruire – Soc. cons. ar.l.

L’accordo intende favorire una corretta gestione degli orari di lavoro e delle turnazioni all’interno dei cantieri della VAV al fine di un’efficace azione di prevenzione degli infortuni, per evitare che il prolungamento eccessivo dell’orario di lavoro influenzi negativamente le condizioni di sicurezza. Dalla letteratura scientifica risulta infatti che l’aggiunta di un’ora al normale tempo di lavoro non fa aumentare la produzione in forma lineare, bensì accresce la fatica in modo esponenziale.

In contesti lavorativi faticosi e complessi, come quello dei cantieri VAV, è oltremodo necessario rivolgere particolare attenzione alla modulazione e alla durata dell’orario lavorativo, così da evitare che la fatica fisica e mentale, e la conseguente riduzione dello stato di vigilanza del lavoratore, contribuiscano al verificarsi di incidenti ed infortuni.

Le risorse economiche necessarie per l’installazione operativa dei sistemi elettronici di rilevamento delle presenze all’interno dei cantieri saranno messe a disposizione da Autostrade per l’Italia.

«Questo accordo – ha dichiarato Giuseppe De Biasi, assessore al Lavoro della Provincia di Bologna – è un ulteriore importante passo per il miglioramento delle condizioni di sicurezza sul lavoro all’interno dei cantieri della VAV che, in continuità con le numerose attività realizzate, prosegue la linea di intervento intrapresa, finalizzata a ridurre l’incidentalità attraverso un sistema virtuoso di collaborazione e dialogo fra le Istituzioni e le parti sociali. Ritengo infatti fondamentale che i temi della sicurezza vengano affrontati anche con metodi collaborativi e non solo repressivi».