Se l’Emilia-Romagna ”riuscisse a fare un pò di contenimento dei costi in sanità si potrebbero liberare risorse per sostenere le imprese”. E’ una delle questioni poste dal neo presidente di Confindustria regionale Gaetano Maccaferri durante la presentazione di squadra e programma per il biennio 2011-13. Un programma con due linee operative: una verso l’esterno, con una ”azione di rappresentanza e lobby nei confronti della Regione”, e un’altra verso l’interno, per una maggiore efficienza e modernizzazione del sistema associativo, nell’ottica di maggiori attività e servizi per gli associati.

Proprio in campo sanitario, nonostante l’Emilia Romagna si classifichi tra le regioni virtuose, per Maccaferri, assieme a una maggiore efficenza, “il maggior coinvolgimento di strutture private potrebbe contribuire a contenere i costi” e a liberare risorse per sostenere il sistema produttivo; inoltre è “indispensabile ridurre i tempi verso le imprese fornitrici”.

Nel presentare il programma, Maccaferri ha commentato i principali dati economici regionali che, in quanto a pil, vedono l’Emilia Romagna al 4ˆ posto in Italia con oltre 133.000 milioni di euro (8,7%), al terzo posto per quanto riguarda l’exort con oltre 42.000 mln (il 12,%% a livello nazionale), e con un tasso di disoccupazione del 5,7% (a fonte dell’8,4% nazionale). Se la recente manovra del governo ha un effetto “trasversale rispetto ai singoli settori”, quelli che oggi destano maggiori preoccupazioni di tenuta – ha concluso Maccaferri – sono quelli “più legati al mercato interno” dove mancano prospettive di aumento dei consumi, edilizia e immobiliare. Tra le imprese, sono quelle “piu’ qualificate che soffrono maggiormente: bisogna garantire loro la strada dei mercato internazionali”.