“Via Poletti è in pieno centro e collega zone della città fortemente abitate. I suoi confini sono con quella zona Tempio/via Piave che oggi si vorrebbe rivalutare ma che per troppo tempo è stata lasciata allo sbando senza attuare, su chi la frequentava, quei necessari controlli che i residenti allarmati hanno richiesto per lunghi anni. E’ quindi facile, come è accaduto la scorsa notte, che qualche balordo abbia pensato di uscire da quei confini per cercare di dar sfogo, indisturbato e poco più in là, alla propria voglia di libidine. E non l’hanno di certo intimorito le ripetute denunce di episodi di criminalità rese ripetutamente pubbliche nei mesi scorsi dai residenti”.

E’ questo il commento di Enrico Aimi, Consigliere Regionale e Coordinatore vicario del PDL a Modena, su quanto accaduto la scorsa notte in via Piave e sull’idea dell’Amministrazione comunale di Modena di combattere il degrado della zona Sacca con la nascita di R-Nord TV.”

La zona, che avrebbe bisogno di un controllo costante e continuo, come forte segnale della ricerca di un ritorno a quella normalità che fa rima con ordine e sicurezza – continua Aimi – è invece ancora oggi purtroppo assai troppo poco controllata. E’ vero, non è possibile coprire a 360 gradi e 24 ore su 24 tutta la città, ma vi sono quartieri che più soffrono e per i quali sono necessari interventi più severi e massicci. Le aree intorno alla stazione, così come via Piave, via Paolo Ferrari e le zone ad esse limitrofe, sono tra queste.

Ed è sicuramente meglio attivarsi per soluzioni che portino legalità in tempi brevi anziché pensare a finanziare tv di condominio del tipo Erre Nord TV sulla cui effettiva opera di integrazione sociale e culturale nutriamo seri dubbi e per la quale prevediamo costi elevati e vita breve. A ben altre televisioni sono infatti interessati i residenti dell’ex condominio eroina e queste si vedono sono attraverso antenne satellitari.

Così come affermiamo che tutt’altra direzione avrebbero dovuto prendere le ridotte risorse oggi a disposizione dell’Amministrazione comunale per la riqualificazione sociale e che ben altra e più produttiva strada avrebbero potuto imboccare quei finanziamenti messi a disposizione della Fondazione Cassa di Risparmio per realizzare iniziative come questa che giudichiamo fallimentari già dalla sua partenza. Mentre aspettiamo di sapere i dati di ascolto completi di connessioni streaming e on demand – conclude il Coordinatore vicario del PDL – invitiamo il Comune a fornire, magari settimanalmente, la quantità di utenti che avranno preferito il canale 21/803 ad Al Jazira, ad Arabic Tv, ad Islam channel o ai tanti canali free oggi a disposizione al modico prezzo di una parabola e di un semplice ed economicissimo decoder”.