“Oltre 600 solleciti e diffide di pagamento agli inquilini delle case popolari modenesi. È questo l’imbarazzante dato che emerge dalla rendicontazione dellACER, l’agenzia regionale che gestisce le residenze pubbliche. Siamo di fronte ad una morosità abnorme e dilagante – denuncia Enrico Aimi, consigliere regionale PDL – che mette in risalto come vi sia ormai la sistematica abitudine di occupare appartamenti e poi di non far fronte neppure al pagamento degli affitti calmierati o, in taluni casi, simbolici”. “Il canone medio nel 2010 è stato pari a 149,03 euro. Questa situazione che, manco a dirlo, continua a premiare i furbi e gli ultimi arrivati, ovvero gli extracomunitari con famiglie numerose, è intollerabile in un momento di difficoltà come questo.

Indicativamente, sono 4.500 gli stranieri residenti nelle case popolari della provincia, mentre le nuove domande presentare nel 2009 per chiedere casa erano la metà di tutte quelle depositate, 3.000 su 6.000.

Le regole ci sono e vanno rispettate anche perché le ingenti spese legali ed il difficile recupero dei crediti viene scaricato su tutti i contribuenti.

In più occasioni – spiega Enrico Aimi, vice presidente dell’Assemblea legislativa – avevamo chiesto e proposto di parametrare l’accesso alle graduatorie in base agli anni di residenza in italia, così da assegnare un punteggio che permetta ai tanti italiani oggi in difficoltà di poter contare su un aiuto concreto. Purtroppo i Comuni e la Regione hanno sempre fatto orecchie da mercante e la politica buonista e lassista della sinistra ha prodotto anche questo risultato: oltre 600 diffide per mancato pagamento.

(Enrico Aimi, Consigliere Regionale PDL Vicepresidente Assemblea legislativa)