Caselli forse non incanta piu’ Sassuolo con lo sfarzo della sua orchestra rumorosa. Probabilmente c’è una regia per annientare un segretario politico, ma soprattutto forse alla base di ogni affermazione indiretta vi è l’invidia per il successo personale e politico di un leghista con sani principi etici. Ci sembra un odio, la rabbia degli incapaci nei confronti dei capaci.

Probabilmente c’è quella forsennata voglia di vedere l’alleato/amico/collaboratore appeso alla forca mediatica/politica solo perche’ è un vincente e rischia di mettere in ombra un leader perdente contestato/sfiduciato dal popolo.

I numeri parlano chiaro da quando il segretario, Mauro Guandalini , ha preso il timone della Lega a Sassuolo ha portato la Lega da circa un 5% a quasi un 18% di consensi. Un risultato straordinario, inopinabile. La Lega ha sempre votato all’unanimita’ il segretario cittadino, mentre a noi non è noto chi è il segretario del PDL a Sassuolo, tanto che abbiamo chiesto piu’ volte a Caselli chi è il segretario del PDL, ma non ci ha mai risposto, come a tante altre nostre domande.

Il governo Caselli rischia cosi’ di svegliarsi al suono delle trombe dei leghisti stanchi di troppo fumo e poco arrosto, ma soprattutto stanco di vedere attacchi personali e balle sui giornali.

Sono passati piu’ di due anni ma non abbiamo mai letto e/o visto una idea buona di come stimolare l’occupazione.

Vista l’attuale difficile congiuntura economica, per cui molte famiglie stanno incontrando notevoli difficoltà è necessario intraprendere azioni di sostegno da parte delle Istituzioni.

In questa logica si fondava il programma condiviso del 2009. Manca dunque la promozione e il consolidamento di una rete di persone che attraverso la formazione e l’informazione è in grado di costruire un motore attivo per il rilancio e lo sviluppo del territorio in una prospettiva che integri la programmazione politica, gli investimenti economici e i concetti di equità sociale ed intergenerazionale.

Aldilà della crisi finanziaria mondiale quello che preoccupa è la globale situazione contingente che vede Sassuolo, insieme a tanti altri distretti industriali, ormai lontana da quelle condizioni potenzialmente favorevoli del boom economico.

Sassuolo è il Paese delle medie e piccole imprese e dobbiamo accelerare il collegamento tra questi due mondi poiché l’innovazione di prodotto che è stata peculiarità del sistema industriale, non è più sufficiente.

Dietro la crisi economica-finanziaria vi è certamente un fallimento del mercato. Ma vi è anche un clamoroso fallimento della politica. Oggi viviamo circostanze eccezionali, che richiedono uno sforzo particolare.

Ricordiamo allora a Caselli che le risposte alla crisi non sono su facebook, ma sul nostro programma del 2009.

(Mauro Guandalini, Segretario della Lega Nord di Sassuolo e Consigliere Comunale)