Ricomincia oggi, fino al 31 marzo 2012, la stagione di blocchi del traffico previsti dal nono Accordo per la qualità dell’aria” stipulato tra Regione, Province, Comuni Capoluogo e con più di 50mila abitanti sin dallo scorso anno.

“Dal 2002 – scrive il Consigliere Regionale del PdL Andrea Polastri – l’inverno si trasforma in un vero e proprio calvario per gli automobilisti, costretti lasciare a casa le auto più vecchie durante tutta la giornata, oltre all’essersi visti aumentare le vie proibite al traffico nei centri storici e la creazioni di zone a velocità limitata ai 30 km orari.”

Dal 3 ottobre al 31 marzo, infatti, i veicoli a benzina pre-euro 1, diesel euro 2 non dotate di sistemi di abbattimento del particolato, ciclomotori e motocicli a due tempi pre-euro 1 e mezzi commerciali precedenti l’euro 3 sarà impedita la circolazione dal lunedì al venerdì, dalle 8.30 alle 18.30. Dopo il 7 gennaio ripartono, come negli scorsi anni, i giovedì senz’auto.

Due le novità di quest’anno: l’anticipo di un mese rispetto al 2010 dell’inizio delle limitazioni e il l’estensione del blocco, a partire dal 7 gennaio, sempre dal lunedì al venerdì, dalle 8.30 alle 18.30, anche per le auto benzina e diesel pre-euro 4 e i ciclomotori e motocicli pre-euro 2.

“Come sempre – prosegue l’azzurro – ci troviamo di fronte ad un Piano ideologico e punitivo verso gli automobilisti, che colpisce soprattutto le persone anziane che, per ragioni di mobilità hanno bisogno del mezzo privato, specie d’inverno, e che, in genere possiedono auto più vecchie rispetto ai giovani. Le novità di quest’anno non fanno che aumentare i vincoli, anticipando l’entrata in vigore delle limitazioni, anche se le condizioni meteo non lo richiederebbero, e bloccando da gennaio tutte le auto immatricolate prima del 2006, praticamente buona parte dei veicoli circolanti.”

“Da sempre – commenta ancora – il centro-destra invita l’Amministrazione Regionale a intavolare un serio dibattito sull’inquinamento dell’aria, senza veti e soluzioni semplicistiche: premesso che una soluzione non può che partire da un accordo interregionale che coinvolga tutta la valle Padana, è necessario individuare le vere cause che non risiedono solo nel traffico privato, ma anche nella mobilità pubblica e nelle emissioni dei riscaldamenti domestici e delle industrie, ma anche nelle abitudini degli utenti.”

“Bene quanto sin qui fatto dalla Regione – ammette Pollastri – per il rinnovamento del parco autobus e l’induzione all’utilizzo di biciclette e mezzi pubblici, ma anche per il sostengo alle Aree Produttive Ecologicamente Attrezzate, però è necessario fare di più per favorire la realizzazione di piste ciclabili, non solo urbane, l’istallazione di filtri sulle industrie, di impianti GPL e metano sulle auto, il cambio di caldaie e scaldabagni obsoleti.”

“Una politica basata sui soli divieti non è più accettabile – chiosa il Consigliere – non si può pensare di far pagare agli automobilisti, ma anche ai commercianti del centro storico, che in questi anni hanno subito continue manovre repressive che han fatto diminuire i clienti, le scelte ambientaliste della Regione: la crisi impone un ripensamento che sappia coniugare ambiente e sviluppo.”