L’aumento dell’IVA dal 20% al 21%, previsto dalla Manovra Finanziaria 2011, non sarà riversato sui clienti residenziali che hanno scelto i profili con le chiamate locali e nazionali illimitate. E’ la decisione presa da Acantho, società di telecomunicazioni attiva soprattutto nelle aree da Modena a Pesaro. Sarà, infatti, la società a farsi carico dell’inasprimento dell’imposta sul valore aggiunto, per quanto attiene la clientela privata.

I clienti residenziali che usufruiscono dei servizi Acantho, in particolare connettività, internet e servizi integrati a banda larga wireless, già nelle bollette che stanno ricevendo in questi giorni potranno notare che l’aliquota, pur essendo indicata al 21%, è stata calcolata e applicata al 20%, mantenendo così invariati gli importi dei contributi attivazione e i canoni.

In questo modo l’aumento non ricadrà sugli utenti, ma sarà totalmente assorbito dalla società, in coerenza con i propri valori – territorialità, trasparenza e innovazione – che vi farà fronte con risorse proprie per sostenere le famiglie, con vantaggi effettivi per il territorio in cui opera.

Per quanto riguarda le chiamate tariffate a consumo, viene applicata la nuova aliquota IVA del 21%.