Si è svolto questa mattina, al Teatro Carani di Sassuolo, il convegno dal titolo “La Criminalità Invisibile, analisi di un fenomeno che si oppone alla cultura della legalità”, organizzato dall’Amministrazione comunale di Sassuolo, dalla Fondazione Antonino Caponnetto e da La Caramella Buona Onlus.

Ospiti sul palco, in qualità di relatori, Fabio Ferrari, membro dell’Ufficio di Presidenza della Fondazione Antonino Caponnetto, Salvatore Calleri, Presidente della Fondazione Antonino Caponnetto, Roberto Mirabile, Presidente de la Caramella Buona Onlus, Gian Francesco Menani, Vicesindaco di Sassuolo e Pier Luigi Vigna, già Procuratore Nazionale Antimafia.

Pier Luigi Vigna ha incentrato il suo intervento sull’etica “indispensabile concetto da seguire – ha affermato – per riuscire a creare una società che non sia collusa con la mafia; è importante sia seguita anche e soprattutto in politica, da chi occupa posizioni dirigenziali a qualsiasi livello: innanzitutto perché servono punti di riferimento da seguire, poi perché la stessa Costituzione lo impone quando indica che le cariche pubbliche debbano essere rivestite con disciplina ed onore”.

Pier Luigi Vigna ha poi elencato una lunga serie di settori in cui la “mafia dal colletto bianco” opera in realtà come quelle delle regioni del nord: “I trasporti – ha detto – l’edilizia, gli appalti, il turismo, il settore alberghiero, iper e super mercati e, non ultimo, la sanità: è indispensabile che ognuno di noi non faccia come le tre scimmiette: occorre saper vedere, ascoltare e, all’occorrenza, parlare”.

Il convegno è stato introdotto dal Vicesindaco di Sassuolo, con delega alla Sicurezza, Gian Francesco Menani: “L’incontro di questa mattina – ha detto – con così importanti e competenti relatori serve proprio ad approfondire un argomento che, sicuramente, a Sassuolo così come in tutta la provincia di Modena non è evidente, non salta quotidianamente all’occhio per quei fatti eclatanti che siamo abituati a vedere nei film o nei servizi del telegiornale, ma che comunque potrebbe essere presente e, proprio per questo, è preoccupante. Non si vuole fare allarmismo in nessun modo. Pensiamo ad esempio – ha aggiunto Menani – all’attentato di qualche anno fa alla sede dell’Agenzia delle Entrate di via Adda. Le indagini che sono proseguite sotto traccia in questi mesi e che nelle ultime settimane stanno iniziando a tirare le fila, ci raccontano che chi ha piazzato l’ordigno di fronte alla vetrina dell’Agenzia delle Entrate pare avesse acquistato un negozio di computer a Maranello: un’attività assolutamente legale, regolare e redditizia ma che probabilmente nascondeva riciclo di denaro da parte della criminalità organizzata.

Pensiamo ad un fenomeno – ha proseguito il Vicesindaco – denunciato a voce alta non solo da me e dall’Amministrazione comunale di Sassuolo ma anche dalle associazioni di categoria, come quello dell’Autotrasporto. Esistono ditte di autotrasporto che praticano talmente bassi da coprire appena un terzo dei costi d’esercizio facendo concorrenza sleale a tante altre aziende dello stesso settore. Eppure, queste realtà, non solo si permettono di proseguire a lavorare nel mercato, ma assumono dipendenti, acquistano camion nuovi, terreni ed edifici. Come è possibile se, invece, a causa della crisi aziende che per sopravvivere sono costrette a praticare prezzi tre volte superiori si trovano a fine mese a fare i conti con un bilancio in rosso? Io stesso ho più volte chiesto, convocato ed ottenuto, tavoli tecnici a riguardo, senza però mai vederne i frutti. Mi auguro che ci siano indagini che stiano proseguendo sottotraccia e che diano in futuro i risultati che ci aspettiamo. Il punto non è questo. Il punto è che la criminalità organizzata che opera sul territorio lo fa in maniera più subdola, meno evidente e meno eclatante ma, non per questo, in maniera meno pericolosa. Per questo abbiamo organizzato questo convegno – ha concluso il Vicesindaco di Sassuolo Gian Francesco Menani – per questo abbiamo chiesto la partecipazione di personaggi tanto importanti e competenti nel settore, per questo l’Amministrazione comunale, attraverso il lavoro della Polizia Municipale di concerto con tutte le forze dell’Ordine presenti sul territorio, ha la ferma volontà di tenere gli occhi aperti e soprattutto la guardia alta. Questo convegno deve dare un chiaro segnale che Sassuolo non è e non sarà mai terreno fertile per le mafie”.