Una nota del capogruppo del Pd in Consiglio comunale Paolo Trande sui fondi istituzionali a disposizione dei gruppi consiliari.«Molti cittadini vogliono sapere come i gruppi consiliari spendono i soldi dei fondi istituzionali a loro disposizione. Una richiesta assolutamente legittima perché – lo abbiamo già detto all’inizio della nostra operazione trasparenza – non ci devono essere zone d’ombra in politica. Se si vuole recuperare la fiducia dei cittadini nei partiti e nelle Istituzioni ogni partito o gruppo istituzionale deve “rendicontare”.
Non esistono altre vie per contrastare la demagogia dell’anti-politica. Non basta dire che è qualunquismo anche perché in alcuni casi non lo è affatto viste alcune performances della cattiva politica di questi anni (vitalizi e altri benefits non funzionali al ruolo in primis). I cittadini devono poter comprendere cosa è “costo della democrazia” (essenziale!) e cosa è “costo della politica” (non sempre essenziale). Per questo abbiamo deciso di rispondere positivamente alle sollecitazioni che sono giunte, mezzo stampa, nelle ultime settimane e in questi ultimi giorni in particolare: in attesa di chiudere l’anno 2011 il gruppo del Partito Democratico da oggi rende pubblici i propri bilanci, aggregati per tipologia di spesa, del secondo semestre 2009 e del 2010 sul sito www.gruppopdmodena.it.
Tutto ciò si aggiunge alla nostra iniziativa dei mesi passati che ha consentito di accedere direttamente e diffondere, sul sito istituzionale del comune di Modena, tutte le informazioni su spese e finanziamenti della giunta, spese del consiglio comunale, spese dei gruppi (dal 1 gennaio del 2012 sul 2011), redditi e patrimoni dei consiglieri; curricula dei nominati nelle partecipate, dichiarazioni di conflitto di interesse ed emolumenti; dati di bilancio e storia amministrativa di incarichi e consulenze. E molto altro ancora. Siamo la prima grande città in Italia che fa una operazione di così vasta portata.
Proprio per rendere le informazioni complete e trasparenti abbiamo dato mandato agli uffici comunali di fornire i resoconti dettagliati, a chiunque ne facesse richiesta, per gli anni 2009 e 2010 e siamo disponibili a fornire ogni delucidazione sull’anno in corso (in attesa del rendiconto al 31 dicembre).
Sarebbe un grande contributo alla democrazia se questa iniziativa fosse emulata anche da altri partiti. In particolare da quelli che in questi giorni, sulle pagine dei giornali locali, chiedono pubblicamente conto della gestione delle risorse adombrando opacità di gestione. Tutto ciò porta i cittadini a pensare che anche in Consiglio comunale ci siano sprechi e usi distorti dei soldi dei cittadini. Questo è un danno assoluto, provocato non per volontà di trasparenza ma per polemica strumentale».

